14/10/2011
Foto Ansa,
Chissà quante se ne stanno ancora lì, in fondo a un cassetto.Secondo gli ultimi dati ufficiali, il valore delle vecchie lire ancora in circolazione è pari a 1 miliardo e 300 milioni di euro. Senza contare le monete, si tratta di oltre 196 milioni pezzi da mille lire, i biglietti con il volto sorridente di Maria Montessori. In giro ci sono anche oltre 30 milioni di banconote da 5 mila, 40 milioni di pezzi da 10 mila, 7 milioni e mezzo di biglietti da 50 mila, 12 milioni di tagli da 100mila e ben 300 mila pezzi da 500 mila lire. Dal primo marzo 2012 tutte queste banconote andranno in prescrizione, come si dice con un termine tecnico: non potranno, cioè, più essere cambiate nemmeno dalle filiali locali della Banca d'Italia; rimarranno oggetto per i nostalgici o per i collezionisti, ovvero, più semplicemente diventeranno carta straccia.
Foto Thinkstock.
Per far sì che la nostra vecchia moneta sia utile a chi fa più fatica, la Caritas diocesana di Torino ha deciso di rilaciare un progetto avviato la scorsa primavera e significativamente chiamato "1.936,27 buoni motivi per combattere la povertà". Tutti coloro che in abiti dismessi, in cantine, in solai, nelle seconde case trovano ancora banconote o monete del vecchio conio possono destinarle all'aiuto di chi vive condizioni di indigenza e di emarginazione. L'esperienza dice che i cambi di stagione riservano sorprese, in tal senso. L'invito è di consegnare le vecchie lire negli uffici Caritas di via Val della Torre 11 (chiesa del Santo Volto). E' possibile farlo fino al 31 dicembre, tutti i giorni lavoratori dalle 9 alle 12,30. Quanto ricevuto verrà cambiato in valuta corrente entro il 29 febbraio 2012.
Una situazione di povertà e di emarginazione nel mondo industrializzato (foto di Robert Ray/Ap).
Ad oggi, quest'originale raccolta ha già fruttato 8.000 euro, di cui 3.090 per le monete d'argento da 500 lire.
Il passa-parola ha fatto arrivare anche Franchi svizzeri e Sterline
d'oro nonché candelieri, portafrutta ed altri oggetti in metallo
prezioso. Un particolare ha commosso tutti. In una busta, c'erano una
banconota da 50.000, 6 pezzi da 10 mila e un biglietto: "Offro
con gioia queste poche lire per opere di bene. Sono i soldi che
per 15 anni sono rimasti nel portafoglio di mio figlio; così, dal
momento in cui ebbe l'incidente che quattro giorni dopo lo portò alla
morte. Non aveva ancora 18 anni. Sicuramente questo gesto è quello che lui avrebbe voluto. Una mamma".
Alberto Chiara