22/01/2012
Un'immagine del Centro "A28" inaugurato a Roma il 20 gennaio 2012.
E' approdo sicuro per piccole vite tribolate. Così a Roma. Dare
protezione e accoglienza notturna ai minori migranti non accompagnati in
situazione di vulnerabilità, in particolare a quelli afgani che sono in
transito e invisibili perché non identificati e che dormono all’aperto alla
stazione Ostiense: è questo il compito dell’ “A28
Centre”, il centro di accoglienza notturno inaugurato nella capitale, in
via Aniene 28.
Un'immagine del Centro "A28" inaugurato a Roma il 20 gennaio 2012.
Attivo dall’8 dicembre scorso, il Centro è stato realizzato da Intersos in collaborazione con Save the Children e la cooperativa Civico Zero, con il contributo di Enel Cuore Onlus per la ristrutturazione dei locali; di Ikea Italia per gli arredi e della Fondazione Nando Peretti e InfoCamere per i costi di esercizio dei primi mesi di attività. Come spiegaNino Sergi, presidente di Intersos, i servizi offerti comprendono posto letto, docce, lavanderia, cambio abito, colazione e di collegamento con i servizi di assistenza sanitaria e altri servizi sul territorio, oltre a spazi incontri, letture e animazione che in poche settimane, A28 è già diventato un riferimento per alcuni dei 150 minori afgani che gravitano nell’area della stazione Ostiense”.
Dei 7.540 i minori migranti non accompagnati presenti in Italia e registrati presso il Comitato Minori Stranieri, 1.137, il 15% del totale, sono afgani, e costituiscono il gruppo più numeroso con un’età media dei minori afgani è di 16-17 anni. Alcuni dei ragazzi che a Roma hanno trovato un rifugio sicuro nel nuovo Centro di via Aniene erano già di casa al Centro diurno Civico Zero realizzato 3 anni fa da Save the Children, dalla cui esperienza è nato proprio A28 con una logica di complementarietà, “per unire gli sforzi e fare sistema” sottolinea Raffaela Milano, responsabile dei progetti italiani dell’organizzazione che si occupa dei diritti dei minori.
Un'immagine del Centro "A28" inaugurato a Roma il 20 gennaio 2012.
Secondo il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura, intervenuto all’inaugurazione insieme al Garante per l’Infanzia Vincenzo Spadafora, e a Laura Boldrini dell’agenzia ONU per i rifugiati, l’efficacia e la validità di questo approccio possono e devono ispirare la strategia di impiego dei ridotti fondi per la cooperazione internazionale, individuando “priorità chirurgiche” su cui agire per “fare la differenza”. Secondo De Mistura, si può puntare proprio su "piccoli progetti", avendo "idee semplici e operative", e "sul fare sinergia" tra "settore privato e organizzazioni", come nel caso del centro notturno A28 appena realizzato. Nel suo primo mese di attività, il centro notturno ha accolto a turno un totale di 60 minori che si sono avvicinati grazie al rapporto di fiducia costruito, non senza difficoltà, dagli operatori, educatori professionali e mediatori culturali di Save the Children, Civico Zero e Intersos.
FamigliaCristiana.it