28/05/2011
Foto di Paolo Siccardi/Sync.
Impegnarsi per risolvere gravi problemi di cibo, in quest’Italia segnata dagli eccessi, stretta tra il troppo e il troppo poco, oppureaiutare le persone affette da disturbi mentali, assicurando loro la massima autonomiae la più gratificante realizzazione possibile,o, ancora, assistere gli anziani non autosufficientia casa loro, senza recidere storie, affetti, legami? Detta altrimenti: Save the children oppure Progetto Itaca o, infine, la Comunità di Sant’Egidio?
La parola passa agli italiani. Dal 30 maggio al 15 luglio Enel Cuore
chiede a tutti noi, gente comune, di esprimerci su alcune emergenze
sociali: povertà alimentare, disagio psichicoe solitudine di chi è
avanti con gli anni. Si tratta di un referendum, per quanto sia un
referendum originale, visto che non si presenta come uno dei modi per
esercitare la sovranità popolare, che non ha bisogno del via libera
preventivo dei supremi organi della Repubblica e che, cosa non di poco
conto, sarà valido comunque, perché qui non si deve raggiungere nessun
quorum.
Nata nel 2004 per volere del colosso italianod ell’energia elettrica,
Enel Cuore è un’organizzazione senza scopo di lucro attiva nel campo
della solidarietà, dove opera in collaborazione con altri soggetti,
pubblici e privati. Fino a oggi, ha devoluto circa 40 milionidi euro,
sostenendo 431 iniziative, in Italia e all’estero. “Scegli con il cuore”
è una campagna che promuove tre progetti nazionali, ai quali Enel Cuore
assicura un contributodi 200 mila euro ciascuno. Lo stanziamento
complessivo di 600 mila euro, in ogni caso,non esaurisce l’impegno
economico. C’è un’appendice. Che diventa una notizia. La Onlus di
Enel, infatti, ha deciso di mettere adisposizione un’ulteriore somma
pari a 200 mila euro, impegnandosi, però, a dividerla tra i progetti
sulla base delle scelte espresse dagli italiani nel prossimo mese e
mezzo.
Il consenso viene manifestato navigando inInternet o digitando veloci sulle tastiere deitelefonini. Per votare è sufficiente cliccare su www.enelcuore.org/scegliconilcuore. Chi vuole, può inviare un Sms al numero telefonico 366/44.00.182
indicando il codice ell’iniziativa. I risultati saranno resi noti a
metà settembre. Il contribuito di 200 mila euro verrà diviso tra le
organizzazioni in roporzione alle preferenze ricevute.
Foto di Anna Cari/Save the children.
Il progetto che Enel Cuore sostiene con Save the children riguarda alcune zone di Torino, Roma e Napoli, segnate da marginalità socio-economica.
È finalizzato a combattere, riducendo o – meglio – prevenendo il
cattivo rapporto con il cibo di tanti, troppi bambini che diventa, a
seconda dei casi, malnutrizione o sovralimentazione. L’idea è quella di
educare le nuove generazioni migliorando conoscenze, fiducia e
possibilità dei genitori, specialmente quelle delle mamme. Attraverso un
pulmino attrezzato che sosterà presso scuole, campi sportivi e centri
aggregativi dei quartieri più travagliati, sarà possibile – nel
agionevole arco di 24 mesi – migliorare le condizioni di 80 mila minori,
da quando sonoin fasce a quando hanno 13 anni.
Un'immagine del Progetto Itaca.
C’è poi il calvario di quanti soffrono a causa delle malattie mentali. Progetto Itaca Onlus per la fragilità della famiglia nasce dall’esigenza di sostenerli.
Attraverso Club Itaca ha realizzato per la prima volta in Italia – a
Milano e a Roma; tra breve pure in Toscana e in Sicilia – un modello di
integrazione sociale e lavorativa americano (chiamato Club house),
finalizzato allo sviluppo dell’autonomia di persone con disagio
psichico. Chi aderisce diventa, gratis, socio a vita diun circolo e
lavora nella gestione diretta dellastruttura. L’obiettivo consiste nel
migliorare l’autostima e raggiungere il massimo d’autonomiapossibile.
Enel Cuore vuole aiutaread aprire le sedi di Firenze e Palermo, che
saranno in grado di accogliere fino a 70-80 persone tra i 18 e i 45
anni, ma intende anche sostenere un intervento a Milano, per 20 soci,
che punta alla riabilitazione attraverso l’orto-florovivaismo.
Foto di Daniele Meschini/Comunità di Sant'Egidio.
Rimanere nel proprio ambiente familiare, evitando l’isolamento e
rallentando la perdita dell’autosufficienza, è infine l’obiettivo di “A
casa è meglio!”, un innovativo progetto di assistenza domiciliare della
Comunità di Sant’Egidio avviato dal 2004 in 7 città italiane grazie al
sostegno di Enel Cuore. Il programma utilizza strategie di
monitoraggio attivo, con la promozione delle cosiddette reti informali
di supporto (vicini, negozianti, portieri), e soprattutto con
l’intervento di operatori sociali che seguono la persona anziana sola
tramite costanti visite a domicilio, per aiutarla nei problemi di vita
quotidiana, nella cura della persona e nel mantenimento disignificative
relazioni sociali e affettive. Il nuovo progetto realizzato grazie a
Enel Cuore intende estendere il programma in tre centri: L’Aquila,
Ferentino, in provincia di Frosinone,e nel rione Sanità di Napoli. Gli
utenti beneficiari del progetto saranno mille anziani di cui 300
ultrasettantacinquenni.
Alberto Chiara