Stranieri, imprese a prova di crisi

Sono più giovani e dinamiche: dunque resistono meglio in questo travagliatissimo contesto economico-sociale. L’associazione Vocazione Roma ha elaborato i dati della Camera di commercio.

13/04/2012
Questa fotografia e quella della copertina sono dell'agenzia Corbis.
Questa fotografia e quella della copertina sono dell'agenzia Corbis.

Oltre 5 mila nuovi imprenditori in soli due anni, con tanti under 30. Il numero di imprese guidate da stranieri sul territorio di Roma è cresciuto in due anni del 22.3% (da 24.754 del 2009 a 30.281 del 2011), percentuale in netta controtendenza rispetto alla sostanziale crescita zero fatta registrare dalle aziende condotte da italiani.

Sembrano percepire meno la crisi queste imprese passate al setaccio dall’associazione “Vocazione Roma”, che ha presentato un'elaborazione dei dati forniti dalla Camera di Commercio della capitale. Un altro dato che colpisce è che gli imprenditori stranieri sono più giovani rispetto agli italiani: tra gli stranieri, i titolari d’impresa under 30 sono 3.346 (2011), ossia l’11% del totale, mentre gli italiani titolari under 30 rappresentano solo il 5,4%. Dati che ben si accordano a una vera e propria esplosione demografica: gli stranieri residenti nella provincia di Roma sono 442.818 (gennaio 2011) , ossia circa il 10% degli stranieri residenti in Italia. 

Mentre inizialmente l’occupazione degli stranieri era quasi esclusivamente nel lavoro dipendente, ora la popolazione straniera sceglie sempre più l’attività imprenditoriale. Rumeni, bengalesi e cinesi sono i più attivi in questa direzione, seguiti da marocchini ed egiziani.  Rispetto al 31 dicembre del 2002 la comunità̀ rumena ha registrato una vera e propria impennata aumentando la sua presenza del 766,6%, soprattutto grazie all’ingresso della Romania nell’Unione europea che ha favorito i trasferimenti in Italia da parte di una comunità̀ già particolarmente presente (rappresentavano il 12,4% degli stranieri residenti nell’area). Anche le altre comunità̀ principali hanno visto aumentare la loro presenza, in particolare quella cinese e quella del Bangladesh: la prima è più̀ che triplicata, mentre la seconda più̀ che raddoppiata.  

Tra le idee lanciate da “Vocazione Roma”, quella di un'Expo permanente dell'imprenditoria straniera,
una sorta di centro da destinare alla  comunità internazionale di investitori, ovvero allo staff di ambasciate, agenzie di attrazione di investimenti e di marketing territoriale provenienti da tutto il mondo.

Gabriele Salari
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Postato da DOR1955 il 13/04/2012 11:43

Buona notizia che ci siano ancora prospettive di crescita in Italia. Due cose sarebbe però interessante conoscere come dati: la tipologia e il numero di lavoratori medi per azienda. Poi, oltre che essere passati al "setaccio" dalla "Vocazione Roma" sarebbe opportuno che tutte venissero passate al "setaccio" anche dalla Guardia di Finanza. Tanto per capire se gli italiani sono diventati improvvisamente "incapaci" o se certe attività sono poco "trasparenti".

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