10/04/2013
Come stanno i bambini nei Paesi più ricchi? Meglio nei Paesi Bassi e nel Nord Europa,
peggio nel Sud dell'Europa, Italia compresa. La Report Card 11, uno
studio sul benessere dei bambini realizzato dal Centro di Ricerca
Innocenti dell'Unicef, prende in considerazione 29 Paesi e Giacomo
Guerrera, presidente di Unicef Italia, tira le conseguenze:
“Preoccupa la situazione dell'Italia, che nella classifica
complessiva, costruita sulla media di cinque diverse aree di
indagine, occupa il 22° posto su 29 Paesi.
Nello specifico, l'Italia
è al 23° posto nell'area del benessere materiale, al 17° posto
nella salute e sicurezza, al 25° posto nell'istruzione, al 21°
posto per quanto riguarda le condizioni abitative e ambientali. In
Italia il 17 per cento dei bambini, pari a circa 1.750.000 minorenni,
vive sotto la soglia di povertà. L'Italia ha anche il più alto
numero NEET (Not in Education, Employment or Training)
di tutti i Paesi industrializzati dopo la Spagna, con l'11 per cento
dei giovani che non sono iscritti a scuola, non lavorano e non
frequentano corsi di formazione”.
Pietro Grasso, presidente del Senato
Nella classifica generale, l'Italia si
trova alle spalle di Spagna, Ungheria e Polonia, ma davanti a
Estonia, Slovacchia e Grecia. I punti di forza dell'Italia sono il
basso tasso di mortalità infantile, l'alto tasso di iscrizione
prescolare, la sensibile riduzione del bullismo. Fra i punti deboli:
il poco esercizio fisico e l'esposizione a uno dei livelli più alti
di inquinamento atmosferico tra tutti i Paesi industrializzati.
Alla presentazione del Rapporto a Roma
ha partecipato il presidente del Senato, Pietro Grasso. «Come
evidenziato da questi dati», ha detto Grasso, «oggi non si può
più parlare di disagio sociale ma di una vera e propria questione
sociale da porre al centro dell'attenzione e dell'azione pubblica. La
politica non può affermare il suo ruolo se le manca il sentimento di
partecipazione e quella capacità di condivisione umana e morale
verso situazioni gravi di persone e famiglie. La questione
dell'infanzia e dell'adolescenza va messa al centro dell'azione
politica se vogliamo che l'Italia possa avere un futuro».
Roberto Zichittella
Roberto Zichittella