19/04/2014
[…] sul piano sociale, la trasformazione dell’immigrazione da fenomeno individuale (specie se maschi) in fenomeno familiare rappresenta un fattore di normalizzazione sociale, perché offre agli autoctoni maggiori garanzie che l’immigrato che vive nella sua famiglia trovi in essa un sostegno stabile e un incentivo a comportamenti responsabili; […]
Il dilemma sta nel fatto che, mentre la promozione di un’immigrazione familiare è positiva e utile sul piano sociale, perché vista come un fattore di contenimento di comportamenti potenzialmente devianti, anomici o indesiderabili, essa viene di fatto contrastata per la prevalenza di un altro ordine di considerazioni, relative al fatto che l’arrivo di famiglie economicamente non autosufficienti aggrava il sistema di welfare e la spesa pubblica. […] E più in generale: le famiglie immigrate sono un onere sociale da contenere oppure sono un investimento da promuovere sia sul piano economico sia sul piano dell’ordine sociale?
(Pierpaolo Donati, pp. 32-33)