19/04/2014
In generale, i governi giocano un ruolo fondamentale nella riunificazione familiare, determinando nelle pieghe della legislazione, ma soprattutto nella definizione della platea dei soggetti che ne hanno diritto (se lo sponsor è straniero o nativo, o se rifugiato), i vincoli e le restrizioni che ne delimitano la portata.
Le famiglie dei migranti sono, per definizione, monche (si considerano solo i discendenti ma non i fratelli/sorelle e gli ascendenti) e rigidamente definite dai vincoli matrimoniali e della coabitazione.
Le modalità di riunificazione, inoltre, appaiono molto diverse se la richiesta è formulata da un nativo, sia che si riferisca ai suoi familiari, sia che si riferisca ad un intero nucleo familiare di stranieri; ne consegue che sono diverse anche le modalità di accesso al mercato del lavoro e al sistema di welfare.
(Giancarlo Blangiardo, Stefania Rimoldi, p. 88)