09/01/2012
Insieme all’attività della cooperativa edilizia “Scalabrini” è attivo presso la comunità degli scalabriniani di Bassano anche il Centro Pastorale che si interessa della cura spirituale degli immigrati. Negli ultimi tempi oltre alla comunità ghanese, filippina e nigeriana si è aggregata quella latino-americana di lingua portoghese.
Padre Mauro Lazzarato, responsabile del Centro Pastorale di Bassano e direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Vicenza, accompagna nel cammino di fede i giovani, i bambini e gli adulti che ne fanno richiesta e che vogliono inserirsi nel contesto delle attività del Centro. Segue da vicino le famiglie degli immigrati, che fanno capo all’Istituto bassanese e con esse progetta le attività pastorali ed educative per la crescita nella fede. La domenica mattina tra i portici dell’istituto si respira un clima di fraterna e sincera convivialità tra i popoli. I bimbi filippini che scorrazzano assieme a quelli ghanesi e nigeriani; gli adulti che scambiano informazioni sulle iniziative da intraprendere. Insomma, c’è aria di una “nuova” pentecoste.
Padre Lazzarato ci spiega l’importanza per le famiglie immigrate di incontrasi a celebrare l’Eucaristia festiva tutti insieme e al tempo stesso ci riassume “la storia dei centri pastorali di Vicenza”: «I Centri per gli immigrati cattolici sono stati ufficialmente istituiti dalla Diocesi nel 1997. Il loro servizio è di fondamentale importanza, perché in essi si possa mantenere e far crescere nella fede. Aiutate dai padri etnici e coordinate dal direttore diocesano della Migrantes, le comunità di immigrati cattolici presenti nella nostra Diocesi possono celebrare la fede, utilizzando la propria lingua e le proprie tradizioni. Quello che a prima vista potrebbe sembrare non molto importante, aiuta invece l’immigrato a vivere in maniera più diretta e sentita le diverse celebrazioni liturgiche. A noi operatori altresì consente di avere un rapporto più inteso con le famiglie e poter garantire loro assistenza anche nelle necessità di ogni giorno». Nonostante abbiamo avuto la possibilità di vedere più da vicino lo svolgersi delle “normali” attività che Padre Mauro e i suoi collaboratori svolgono ogni giorno, lasciamo a lui il compito di evidenziare gli elementi fondanti della relazione pastorale tra i missionari e gli immigrati.
«Il Centro pastorale di Bassano del Grappa è frequentato costantemente dalla comunità ghanese, filippina e nigeriana. Ciò che unisce questi tre gruppi è la fede cristiana e la lingua inglese. Ogni domenica – spiega Padre Lazzarato – si celebra la Santa Messa in lingua inglese alle ore 10.30. È bello vedere come la stessa fede può unire gruppi etnici così diversi, provenienti da luoghi distanti tra loro e con altrettante tradizioni. La diversità, che in molti casi è causa di conflitto, nella comunità del Centro, invece, è diventata importante occasione di arricchimento, per tutti!
I diversi gruppi animano con i loro canti la santa liturgia. Si passa da un canto africano, ritmato e accompagnato solo dalle percussioni come d’uso per loro, a un canto filippino melodico idoneo alla meditazione. Si crea così un profondo clima di preghiera che aiuta la comunità a vivere intensamente l’Eucaristia. Da qualche tempo si è aggiunta anche una ristretta comunità latinoamericana di lingua portoghese: giovani coppie con figli, che si avvicinano alla realtà del Centro e a essa fanno riferimento per la crescita spirituale. Ogni anno che passa la nostra piccola grande famiglia si arricchisce, e noi siamo contenti di poter essere utili ai fratelli immigrati».