01/12/2011
Il sentimento di identità comincia a svilupparsi in
modo tangibile nel periodo della seconda infanzia,
quando le attività sociali assumono più grande spessore,
soprattutto con l’inizio dell’attività scolastica, e
nell’età scolare si rendono più evidenti, e spiccano nella
classe, i segnali che ho elencato, riuniti o isolati.
Dalla
frequente e attenta osservazione di bambini ad alto
potenziale intellettivo che
presentavano uno o più
dei sintomi è nata l’idea
di iniziare a indagare se la
superdotazione intellettiva,
nella situazione attuale
della scuola, sia un fattore
collegato alla depressione
o a sintomi depressivi
infantili in modo statisticamente
significativo.
Abbiamo, quindi, preso in esame un gruppo di trentasette bambini, ugualmente distribuiti fra ambo i sessi, provenienti da tutte le regioni d’Italia, il cui Quoziente Intellettivo è compreso fra 130 e 159 alla scala Wisc III-R. Ricordo che l’area considerata di “intelligenza straordinaria” inizia ai 30 di Q.I. globale.
Non abbiamo considerato separatamente il Q. Verbale e il Q. Performance.
Abbiamo considerato come parametri la depressione dichiarata, il rifiuto di andare a scuola, le sensazioni persecutorie unite alla diffidenza verso compagni di scuola e insegnanti, l’isolamento, la noia costante, la demotivazione allo studio.
Federica Mormando