Concordia, l'incubo un anno dopo

Il 13 gennaio la nave da crociera naufragava all'Isola del Giglio e 32 persone perdevano la vita. Il relitto non è ancora stato rimosso e gli ambientalisti lanciano l'allarme.

A Venezia si fanno ancora gli inchini

12/01/2013
Il passaggio degli scafi impoverisce la morfologia lagunare.
Il passaggio degli scafi impoverisce la morfologia lagunare.

Nonostante le proteste di cittadini e comitati, le grandi navi da crociera continuano a solcare la laguna nel centro di Venezia e a regalare ai turisti la vista ravvicinata (200 metri in linea d'aria!) di Palazzo Ducale. “Un passaggio 'obbligato' nel bacino di San Marco per quegli enormi bestioni che devono fare una serie di curve per attraversare la laguna dalla stazione Marittima a bocca di porto e, in alcuni casi di maltempo, non è da escludere la possibilità, ancorché remota, che ci possano essere problemi di rotta e di incidenti”.

 Parola di Antonio Rusconi, docente a contratto di assetto idrogeologico dell'Università di Venezia, già direttore del servizio idrografico nazionale. “Gli enormi scafi che attraversano il canale lagunare, le cui dimensioni sono appena superiori allo scafo, provocano una serie di problemi: i fondali si impoveriscono, la morfologia lagunare perde la sua caratteristica tipica e per processi di erosione assume le sembianze di un grande lago marino. Ma anche il rischio connesso con errori di manovra di enormi bestioni in canali davanti al centro storico. E poi, l'impatto paesaggistico é inaccettabile: per accontentare l'occhio bisogna vedere transitare a poca distanza da piazza San Marco un palazzo che è il doppio di Palazzo Ducale”. 

Rusconi ricorda che sono state “formulate diverse ipotesi per ovviare al problema pur mantenendo l'accesso all'interno della laguna”, ma Marghera è molto distante dal centro di Venezia e crea un disagio per i passeggeri delle grandi navi mentre la soluzione di scavare un canale che possa collegare il canale Malamocco con la stazione marittima di Venezia, ha scatenato un pandemonio.

L'ipotesi di farle fermare davanti all'isola di sant'Erasmo sarebbe forse la più vantaggiosa
sia perché distante solo 3-4 chilometri dal centro sia perché avrebbe meno costi e meno impatti. “Per millenni la laguna ha avuto i suoi equilibri - conclude l'esperto - e far passare queste navi è una violenza. Dal vecchio veliero si è passati a navi sempre più grandi e impattanti. E forse si sono superati i limiti accettabili. Lo stato in 30 anni ha speso una montagna di quattrini per salvaguardare la morfologia con i fondi salva laguna dal 1984 al 2006 1.200 milioni di euro in totale. Non dobbiamo con le nostre azioni incrementare il processo di degrado”.

Felice D'Agostini
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare

Ultimi dossier pubblicati

%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati