Corano e bastone contro le donne

Accade in Bangladesh, dove i fondamentlisti islamici organizzano manifestazioni violente per protesta contro i diritti delle donne. Anche se il Paese è dominato da due donne-politico.

Due donne in guerra per il potere

12/04/2011
Khaleda Zia, ex primo ministro del Bangladesh.
Khaleda Zia, ex primo ministro del Bangladesh.

Il Bangladesh, nato '"a tavolino" nel 1947, a seguito della drammatica partizione dell'India Britannica decisa dagli Inglesi, è rimasto fino al 1971 parte del Pakistan, pur separato dalla neonata nazione da quasi 2.000 chilometri di distanza. Una soluzione anacronistica e paradossale che ha scavato le già esistenti piaghe di un territorio esposto ai disastri naturali e segnato da una povertà endemica.

     Dopo una lunga e sanguinosa guerra di liberazione, a cui sono stati attribuiti milioni di morti, il Bangladesh ha ottenuto l'indipendenza dal Pakistan e la formazione del primo governo parlamentare nel 1971 sotto la guida di Sheikh Mujib Rahman, considerato il padre fondatore della nazione,  nonché suo primo Presidente.

     Ma i drammi erano tutt'altro che finiti. Meno di quattro anni dopo, infatti,  Mujib e quasi tutta la sua famiglia vengono assassinati nel corso di un golpe militare. Seguono  una serie ininterrotta di colpi di Stato, che vedono alternarsi al potere despota efferati e senza scrupoli a generali di più aperte vedute, come Zia Rahman, fondatore del Partito Nazionale, assassinato dai militari nel 1981. Il tutto mentre continuano ad abbattersi sul Paese cicloni, carestie e alluvioni che rendono ancora piu' misera e disperata, se possibile, la vita dei suoi abitanti.

     Ma alla fine, una massiva rivolta popolare riesce a cacciare l'ultimo dittatore al potere e ristabilire la democrazia parlamentare. Siamo all'inizio degli anni Novanta, quando Khaleda, vedova del generale Zia, vince le prime elezioni libere dopo tanti anni di dittatura, e diventa la prima donna Primo Ministro nella storia del Bangladesh. La signora Zia dovrà dividersi la torta politica con un'altra donna illustre, figlia sopravvissuta al massacro del primo Presidente Mujib: Sheikh Hasina, attuale Premier del Paese.

     Da allora, infatti, le due leader si sono alternate al Governo in una corsa al potere senza esclusione di colpi. Esilio, arresti domiciliari, accuse di corruzione e persino tentato omicidio, queste le armi impiegate nel loro duello, costato la vita a ben 21 collaboratori di Hasina e 4 di Khaleda. Quest'ultima, per vincere le elezioni del elezioni del 2001, non ha esitato a formare un'alleanza tra il suo Partito Nazionale (BNP) e gruppi fondamentalisti tra cui lo stesso Oikya Jote (IOJ), responsabile della recente protesta contro i diritti delle donne.

Marta Franceschini
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