Libano, attacco all'Italia

Una bomba, piazzato lungo l'autostrada tra Beirut e Sidone, ha distrutto un blindato italiano. A chi giova la strategia della tensione.

La battaglia del Patriarca

27/05/2011
Bechara Rahi, nuovo patriarca cattolico maronita.
Bechara Rahi, nuovo patriarca cattolico maronita.

In politici litigano e il Paese affonda nella crisi. Il Libano è sull’orlo del precipizio ancora una volta. La denuncia era stata fatta pochi giorni fa dal nuovo patriarca cattolico maronita Bechara Rahi, il quale aveva avvisato dei rischi circa una nuova strategia delle tensione nel Paese. Bechara Rhai era soprattutto preoccupato delle tensioni tra i politici cristiani, che militano in diversi schieramenti. E del fatto che fanatismi di vario tipo potessero inserirsi nelle dispute per alimentare paure e inquietudini. Si combattono per “briciole di ministeri o posizioni”, aveva denunciato il Patriarca: “La politica ci ha condotto alla situazione di oggi, con una crisi di governo, economica, del turismo e del commercio, insieme a un blocco completo delle istituzioni costituzionali”.     

     Da quattro mesi il Paese è in stallo per la resistenza di Hezbollah di formare un Governo di unità nazionale. Hezbollah è insieme ad alcuni politici cristiani come l’ex generale Michel Aoun, in un’alleanza definita “dell’8 marzo”. Allo stesso tempo, il movimento opposto, “del 14 Marzo”, esige che Hezbollah, per partecipare al Governo, deve consegnare le armi in suo possesso. Hezbollah è l’unico gruppo in Libano che ha una specie di esercito autonomo, che nelle intenzioni dei leader, serve per “la liberazione della Palestina e la guerra contro Israele”.      

     Il Patriarca, da quando è stato eletto pochi mesi fa, sta lavorando per comporre le tensioni fra i politici cristiani. Il 19 aprile egli ha radunato diversi leder cristiani che militano in opposti schieramenti: Michel Aoun, del Movimento patriottico libero (vicino ad Hezbollah); Samir Geagea, delle Forze libanesi; Amin Gemayel, del partito Kataeb, Sleiman Franjieh del Marada.     

     Bechara Rahi ha messo sul tavolo i grandi problemi che la popolazione cristiana libanese sta affrontando, fra cui l’emigrazione, la crisi economica, la svendita di case e terreni. Un altro incontro è previsto per il 2 giugno prossimo. Ma l’attentato ai Caschi blu cambia ogni prospettiva. 

Alberto Bobbio

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