06/04/2012
L’insediamento di Bazzano, con i camper davanti alle case inaugurate da Silvio Berlusconi (Foto Giuliani/Cpp).
«Frammentato, scoordinato e individualistico
»: così un documento dell’Ocse (l’Organizzazione
per la cooperazione e lo sviluppo economico)
presentato a metà marzo all’Aquila definisce
l’approccio fin qui adottato per la ricostruzione
post terremoto. Il giudizio severo raccoglie
consensi tra molti operatori sul territorio.
«Dovremmo avere il più grande cantiere d’Europa,
invece sta succedendo molto poco e abbiamo
migliaia di lavoratori edili in cassa integrazione
», denuncia Antonio Cappelli, direttore generale
di Confindustria L’Aquila.
«Le istituzioni
non hanno dialogato, è mancato un filo comune
e troppi aquilani sono rimasti senza risposte. In
più si è aggiunta la crisi economica. Così regna
la sfiducia e la gente tira i remi in barca», aggiunge Agostino Del Re, direttore della Confartigianato
e della piccola e media impresa.
Paralisi e ritardi sono anche frutto della polemica
continua fra il Comune, guidato da Massimo
Cialente, e il commissario straordinario e
presidente della Regione, Gianni Chiodi. Ma ora
il Governo Monti vuole dare una svolta. Il premier
è stato all’Aquila. Fabrizio Barca, ministro
della Coesione territoriale, ha fornito cifre e
spiegato i progetti. Finora sono stati investiti
10,7 miliardi di euro. Sono stati erogati 2 miliardi
e 5,7 sono disponibili per la ricostruzione. «Ora
dobbiamo fare in modo che questi soldi siano
spesi bene e che i cittadini abbiano certezze e
garanzie sui lavori», ha detto Barca.
Il Governo vuole seguire cinque linee di azione:
informazione, comunicazione, programmazione,
semplificazione e rigore. Intanto, al 6
marzo, le persone non ancora rientrate nelle
proprie abitazioni erano 33.700, circa la metà di
quelle rimaste senza tetto dal giorno del sisma.
La ricostruzione e il futuro sono i temi principali
della campagna elettorale per le comunali del
6 maggio. Il sindaco Cialente, Pd, si ricandida e
chiede sostegno per rilanciare la città. A suo
vantaggio c’è lo sfaldamento del Centrodestra,
dilaniato da lotte fratricide. Il principale rivale
di Cialente dovrebbe essere Giorgio De Matteis,
del Mpa. Sia Cialente sia De Matteis sono
medici. Gli aquilani aspettano da loro la cura giusta
per rinascere.
Roberto Zichittella