27/05/2010
Il maestro Claudio Abbado (foto Marco Caselli, con la collaborazione del mensile Suonare News).
Sarebbe stato l’evento musicale dell’anno: il ritorno a Milano, dopo 24 anni di assenza, di Claudio Abbado. Tre concerti (il 3, 4 e 6 giugno, il primo per i giovani) con la sinfonia “La Resurrezione” di Gustav Mahler: due orchestre (la Filarmonica della Scala, da lui stesso fondata nel 1982, e la Mozart, ultima sua creatura), 3 cori, solisti di prestigio.
Ma il direttore milanese è stato bloccato dai medici a Berlino. Chiarissime le indicazioni: grave affaticamento, nuovi accertamenti, due o tre settimane di cure intensive che non devono essere interrotte. Il musicista pare non aver retto il recente impegno di 3 concerti alla testa dei mitici Berliner Philarmoniker. Alla base di tutto, la battaglia che Claudio Abbado, 77 anni, sta conducendo contro il cancro dal 2000, quando venne operato all’apparato digerente a Cagliari.
Paurosamente dimagrito, il grande direttore scelse, dopo qualche mese di cure, di ritornare all’attività musicale: “Se non dirigo muoio”, disse nell’occasione. Lo ha fatto e da allora la sua attività è entrata in una fase magica: con gli ultimi concerti con i Berliner, la nascita dell’Orchestra Mozart (www.orchestramozart.com), le esibizioni a Lucerna, la Mahler Chamber Orchestra a Ferrara, i dischi, l’attività invernale in Venezuela con i ragazzi di strada. Sempre sorvegliato dai medici, spesso diviso fra chemioterapia e prove in orchestra, sostenuto dalla musica e da una forza e passione per il lavoro e la musica senza limiti.
a cura di Giorgio Vitali