08/02/2012
Non tutti gli animali si godono la neve come questa tigre siberiana dello zoo di Skpje (Macedonia) foto Reuters.
Difendersi (e difendere gli altri) dal freddo
All'aperto
- Evitiamo il rischio cadute a causa del ghiaccio che si forma sulle strade. Non usciamo nelle ore più fredde se non è necessario.
- Usiamo scarpe adeguate, possibilmente sportive da montagna. Comunque niente tacchi alti e scarpe con la suola liscia.
- Vestiamoci a strati per proteggersi dagli sbalzi di temperatura dati dal passaggio dagli ambienti caldi a quelli freddi. Proteggiamo le estremità con calze pesanti, guanti, cappello e sciarpa.
- Quando prendiamo l'auto, non usiamo acqua calda per sgelare il parabrezza dell'auto: potreste rompere o lesionare il vetro. Ripariamo eventuali incrinature nel parabrezza che con il gelo potrebbero estendersi. Aggiungiamo dell'antigelo nella vaschetta del liquido lavavetri. Anche il carburante può gelare in casi estremi e si può evitare aggiungendo un additivo. Controlliamo la batteria prima che ci abbandoni.
In casa
- Il freddo è causa anche di incidenti domestici come incendi, intossicazioni acute da monossido di carbonio e infortuni elettrici. Attenzione al buon funzionamento delle stufe elettriche o a gas. Se accendete il caminetto, attenzione che il fumo non invada la casa con le finestre sigillate. Bisogna aerare correttamente i locali: l’intossicazione da monossido di carbonio è frequente e può avere conseguenze mortali.
- Evitiamo la dispersione di calore, sigillare se necessario le finestre con nastro apposito per evitare spifferi di freddo o usare dei paraspifferi di tessuto che possiamo anche realizzare mettendo degli stracci attorno agli infissi.
- Evitiamo che in casa l'aria diventi troppo secca ricorrendo a umidificatori o a contenitori d'acqua sui radiatori.
- Controlliamo i contatori se si trovano all'esterno degli edifici: una buona soluzione è proteggerli con materiali isolanti come il polistirolo o semplicemente carta di giornale o stracci.
A tavola
- Beviamo bevande calde (almeno 1 litro e mezzo di liquidi). Preferire bevande calde come té e tisane, o anche semplici spremute d’arancia.
- Mangiamo frutta e verdura che contengono vitamine e sali minerali è importante. In generale sono consigliati tutti gli alimenti contenenti vitamina E ed il beta carotene (un precursore della vitamina A), in grado di stimolare le difese immunitarie. I cibi contenenti carotenoidi sono: carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori, peperoni, mentre quelli contenenti la vitamina E sono le mandorle, le nocciole, olio extravergine d’oliva, etc.
-Il Ministero della Salute ricorda di non bere alcolici, perché favoriscono la dispersione del calore del nostro corpo.
Aiutiamo gli altri
- Teniamo sotto controllo la temperatura corporea di bambini e quella delle persone di una certa età non autosufficienti.
- Controlliamo che le persone anziane che vivono sole abbiano sufficienti riserve di cibo e di medicinali.
- Se si nota un senzatetto in difficoltà, segnaliamolo ai Servizi sociali oppure chiamiamo il 118.
- I dispensari delle parrocchie e delle associazioni che aiutano i senza tetto hanno maggior bisogno ora di coperte e vestiti caldi da distribuire.
Aiutiamo anche gli animali
- Per i piccoli uccelli, il rischio di non sopravvivere è elevato. Un uccellino di 13 grammi, con qualche grado sotto lo zero e in un solo giorno, riesce a mangiare quasi il doppio del proprio corpo in peso. Deve accumulare tre o quattro grammi di grasso nell’addome per superare la notte. Il pane è un cibo pessimo: occorrono grassi. Offriamo a gli uccelli semi di girasole oppure panettone, pandoro, plumcake, ciambellone, tutti sbriciolati.
- Ai gatti e ai cani di strada portiamo del cibo secco o umido, avendo però cura di metterlo al riparo dalla neve per evitare che l’umidità deteriori il cibo o faccia congelare il cibo umido.
- Anche l’acqua va cambiata spesso per evitare che ghiacci. Inoltre, se abbiamo dei ricoveri vicino casa, lasciamo le porte aperte per permettere ai randagi di trovarvi rifugio durante la notte.
- In caso di avvistamento di animali selvatici in difficoltà contattiamo il 1515, numero di emergenza ambientale del Corpo forestale dello Stato.
Gabriele Salari