08/02/2012
Gianni Alemanno, sindaco di Roma (foto Ansa).
Roma ritorna alla normalità (mercoledì 8 febbraio hanno finalmente riaperto le scuole dopo ben quattro giorni di chiusura), ma si guarda con preoccupazione al prossimo fine settimana, quando la neve potrebbe tornare a cadere sulla capitale. E si spera che, se neve sarà, non si ripeta il disastro dei giorni scorsi, quando la città è rimasta di fatto paralizzata nonostante la copiosa nevicata fosse stata ampiamente prevista e anticipata.
Certo, a volte non tutti i mali vengono per nuocere. Gli studenti hanno festeggiato l'imprevista vacanza, fra sabato e domenica migliaia di romani sono andati a spasso con la macchina fotografica (per Roma è stata la prima nevicata nell'era di Facebook e dei social network), molti hanno apprezzato l'inatteso silenzio nelle strade e il calo del traffico, ma restano soprattutto la rabbia e lo stupore per la cattiva gestione dell'emergenza e le polemiche che l'hanno accompagnata.
Ha creato sconcerto l'atteggiamento del sindaco Gianni Alemanno. Il sindaco, preso atto del disastro (strade bloccate, auto incolonnate in file interminabili, servizi pubblici paralizzati, mezzi spalaneve latitanti, gran parte dei tassisti imboscati) ha deciso di reagire dando la colpa agli altri. “Tutta colpa di quei passacarte della Protezione Civile”, ha denunciato. Ma non si è fermato qui. Ha addirittura evocato un “complotto nordista” ai danni della capitale, magari con l'intento di far saltare la candidatura della città per le Olimpiadi del 2020.
Nessuna sorpresa. Questo è un atteggiamento tipico di Alemanno. Il sindaco si agita, strepita, strilla, litiga, ribalta il tavolo, mette il broncio, appare in tutti i Tg e i talk-show. Ma il più delle volte quando il danno è già stato fatto. E infatti il sito Dagospia lo ha ribattezzato da tempo Ale-danno. Ricordiamo che proprio un anno fa, dopo la morte di quattro bambini rom arsi vivi nel rogo della loro baracca, Alemanno dichiarò che avrebbe chiesto “urlando” al Governo di assegnare poteri speciali al Prefetto per realizzare finalmente tutti gli insediamenti organizzati. Peccato che la sua minaccia di urla arrivò solo dopo il pianto straziato di una madre.
Ora vedremo se, dopo la figuraccia dei giorni scorsi, la città sarà pronta ad affrontare la nuova nevicata annunciata dai meteorologi fra venerdì e sabato. Nessuno, questa volta, potrà fra finta di non essere stato avvisato. Intanto i romani scrutano inquieti il cielo e incrociano le dita intirizzite dal freddo.
Roberto Zichittella