24/06/2012
Nel decennio 2001/2010 l’Italia ha registrato una riduzione della mortalità per incidente stradale del 42,4%, in linea con la media europea del 42,8%.
In particolare, in Italia nel 2010 hanno perso la vita sulla strada 4.090 persone (fonte Istat).
L’età più a rischio è quella compresa tra i 20 e i 24 anni (389 morti nel 2010), seguono quelle tra 25 e 29 (347 morti) e tra 30 e 34 (336 morti).
Se sommiamo i bambini e ragazzi da 0 a 19 anni che - sia come passeggeri che come conducenti – hanno perso la vita (344 nel 2010), arriviamo al triste bilancio di 1.416 morti sotto i 34 anni.
In altre parole, 4 ragazzi ogni giorno perdono la vita per incidente stradale, che rimane anche in Italia la prima causa di mortalità giovanile.
Morti spesso legate ai momenti del divertimento, vale a dire alle ore notturne del weekend.
Nel 2010 il 12,9% del totale degli incidenti si sono verificati nella fascia oraria compresa tra le 22:00 e le 6:00, con il decesso di 999 persone delle varie fasce d’età (24,4% del totale dei morti) e il ferimento di altre 44.573 (14,7% del totale dei feriti).
E se il sabato si conferma il giorno con la frequenza più elevata dei decessi (702, pari al 17,2% del totale), l’indice di mortalità presenta il valore massimo la domenica (3,1 morti ogni 100 incidenti), seguito dal sabato (2,4%) a fronte di un indice di mortalità di giorni come martedì e giovedì dell’1,6%.
Pino Pignatta