Taxi, la protesta paralizza le città

Centri storici fermi, niente taxi negli aeroporti o nelle stazioni, cortei e slogan ovunque. I tassisti incrociano le braccia in tutto il Paese contro le liberalizzazioni. E a Parigi...

Tassisti italiani uniti: la licenza non si tocca

23/01/2012

Scioperi e cortesi dei tassisti in tutta Italia che protestano contro le liberalizzazioni decise dal Governo Monti. Centinaia di tassisti sono scesi in piazza anche a Torino: da piazza Vittorio Veneto un corteo ha raggiunto, percorrendo via Po, piazza Castello, il cuore storico e politico della città, dove i tassisti - urlando a ripetizione lo slogan "La licenza non si tocca!" - hanno manifestato davanti al palazzo della Regione Piemonte. Una delegazione ha chiesto di essere ricevuta dall'assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino. In questa gallery le immagini scattate dal nostro fotoreporter Alessandro Tosatto.

(foto Ansa)
(foto Ansa)

Alcune decine di tassisti torinesi hanno raggiunto il blocco instaurato dagli autotrasportatori, unendosi così allo sciopero e all'azione di protesta dei Tir, sulla tangenziale del capoluogo piemontese, all'altezza dello svincolo Sito-interporto. Le "auto bianche" si sono fermate intorno a una rotonda e alcuni rappresentanti della categoria hanno issato uno striscione con la scritta "Taxi Torino" sui pennoni con le bandiere italiana ed europea. Prosegue intanto il blocco della tangenziale, che era stato temporaneamente tolto per circa 30 minuti in direzione Sud allo scopo di consentire il passaggio dei mezzi diretti agli ospedali.

Il raduno dei tassisti milanesi dabanti allo stadio di San Siro (foto Ansa).
Il raduno dei tassisti milanesi dabanti allo stadio di San Siro (foto Ansa).

La protesta della categoria ha coinvolto altre città italiane: a Genova, Bologna, Milano, con un raduno davanto alla Stadio Meazza, e a Roma, dove le "auto bianche" si sono date appuntamento al Circo Massimo. Centri storici paralizzati, niente taxi negli aeroporti o nelle stazioni, cortei e slogan ovunque: i tassisti incrociano le braccia in tutto il Paese: le manifestazioni sono iniziate alle 8 e termineranno, con modalità diverse da città a città, alle 22 (solo a Palermo dalle 12 alle 18), in un fronte comune contro le liberalizzazioni annunciate dall'esecutivo guidato da Mario Monti.

a cura di Pino Pignatta
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