25/03/2011
Profughi accompagnati nel centro di accoglienza a Lampedusa.
Il popolo del web si mobilita per la Sicilia, la regione più penalizzata dall’intervento occidentale in Libia (sia per la concessione delle basi militari di Birgi e di Sigonella, sia per la posizione geografica di Lampedusa, esposta ai flussi migratori e alla vicinanza dei combattimenti). Per aiutare l’economia e il turismo dell’Isola, fortemente danneggiata dalla guerra, si moltiplicano le iniziative più originali. Dai pacifisti contrari alla guerra “senza se e senza ma”, fino ai lavoratori preoccupati per lo spettro della disoccupazione, il web è in fibrillazione.
Il popolo di Facebook invita tutti ad andare a Trapani e dintorni: “Chiediamo che i mezzi di comunicazione diffondano il messaggio che la nostra provincia è sicura e che il mare e il sole non sono a rischio per le operazioni militari”.
I giovani internauti si mobilitano anche per Lampedusa e invitano i turisti a non abbandonare l’isola.
Una pagina del portale, wwwiovadoalampedusa.com, creato per invitare i turisti sull'isola nonostante l'emergenza dei profughi.
I promotori dell’originale sito www.iovadoalampedusa.com
propongono una soluzione concreta “per scuotere molte coscienze e dare
una riposta ai tanti razzisti che ci sono in Italia”: andare in vacanza a
Lampedusa. La loro è una proposta ma anche una protesta civile contro
l’immagine distorta dell’isola e del tema dell’immigrazione. “Il nostro –
spiegano - è un modo per dire che a Lampedusa c’e’ una via etica per il
turismo. Potrebbe essere l’inizio di un nuovo sviluppo dell’isola, che
dovrebbe dare una sterzata sui temi dell’ambiente, dei diritti umani e
dell’accoglienza”.
Nel portale, è presente anche una particolare Carta dei Principi da
sottoscrivere, in base alla quale gli ospiti preferiti di Lampedusa sono
gli antirazzisti, i difensori della pace, gli amanti della natura e del
mare, i tutori dei diritti umani. I responsabili del sito invitano
tutti a partecipare al “Lampedusainfestival”, il festival
cinematografico sull’immigrazione, in programma dal 19 al 26 luglio.
Insomma, Lampedusa non ha perso lo spirito di accoglienza e di
solidarietà, confermandosi un ponte tra i popoli e le differenti
culture.
Pietro Scaglione