13/10/2010
Il buio era calato il 5 agosto, quando un crollo ha ostruito l’accesso alla miniera di oro e rame di San José nel deserto di Atacama, in Chile.
Era il 23 agosto quando 32 minatori cileni e uno boliviano sono stati rintracciati vivi in uno dei rifugi allestiti lungo le gallerie con provviste e ossigeno. Erano riusciti a mandare un messaggio attraverso la sonda calata a 700 metri di profondità: «Stiamo bene, tutti e 33 e siamo nel rifugio».
Da quel momento un tubo li ha collegati con il mondo a mezzo di una telecamera e li ha riforniti di cibo e acqua, mentre il mondo attorno cercava una soluzione per salvarli. Le operazioni sono in corso, si risale al ritmo di un salvataggio ogni 50 minuti più o meno.
Dossier a cura di Elisa Chiari e Pino Pignatta