19/09/2010
La Papamobile a Birmingham
Il Papa lascia gli inglesi stupiti. Vince la sfida dell’indifferenza e la missione in Gran Bretagna risulta un successo. Lo riconosce anche il premier inglese David Cameron, salutandolo all’aeroporto di Birmingham: “Lei ha sfidato l’intero Paese a riflettere e a porsi delle domande”. Lo conferma il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi: “Tutti concordano sul grande successo, non tanto dal punto di vista dei numeri che pure ci sono stati, quanto dall’ascolto, reale, forte, e dal fatto che il messaggio del Papa è stato recepito con rispetto e gioia”. La ammette anche Benedetto XVI ai vescovi dell’Inghilterra e del Galles che incontra dopo la beatificazione di John Henry Newman: “Mi è apparso chiaro che fra i britannici sia profonda la sete per la buona novella di Cristo”.
Qualche polemica c’è stata sulle parole severe che Benedetto XVI aveva pronunciato sulla secolarizzazione della società inglese. Il Times si era risentito e aveva annunciato che Cameron avrebbe risposto correggendo l’impressione del Papa. Non è avvenuto. Camerom ha ringraziato il Papa, anche a nome di quelli che hanno protestato, perché anche essi, proprio sfilando per le vie di Londra in dieci mila con i cartelli di protesta, in qualche modo sono stati costretti a porsi delle domande.
Le ultime due giornate di Benedetto XVI sono state anche caratterizzate da altre prese di posizione sul tema degli abusi sessuali. Mai ne aveva parlato durante la messa, mai aveva parlato di “castigo” per la Chiesa, mai aveva detto che la vicenda “mina seriamente la credibilità della Chiesa”. Così come mai aveva incontrato chi si occupa della prevenzione. Anche a Londra ha visto alcune vittime di preti pedofili, ma qui ha soprattutto lodato l’impegno della Chiesa inglese che è stata la prima negli anni Novanta a incaricare un giudice per far luce sulla situazione e a prendere provvedimenti drastici. Il Papa ha indicato come esempio per tutti il lavoro della Chiesa inglese, dopo aver ripetuto per ben due volte, sull’aereo in volo verso la Grean Bretagna e nell’incontro con i vescovi inglesi, che nel passato si è affrontata la questione “in modo inadeguato”.
Alberto Bobbio