31/05/2010
Madre Pierina De Micheli
L’«apostola del Volto Santo», madre Pierina De Micheli, è stata beatificata ieri a Roma con una solenne cerimonia nella basilica di Santa Maria Maggiore. Il prefetto della Congregazione delle cause dei santi, l’arcivescovo Angelo Amato, che ha presieduto la concelebrazione, ne ha sintetizzato la santità in tre caratteristiche: la pietà mariana, la devozione al Volto di Gesù e l’offerta della vita per la santificazione dei sacerdoti.
Nata nel 1890 a Milano, a 19 anni aveva vestito l’abito delle Orsoline di San Carlo. Ma in una delle esperienze mistiche che l’accompagnarono costantemente lungo tutta la vita, comprese di doversi consacrare fra le Figlie dell’Immacolata Concezione (dette di Buenos Aires). Nel 1915 fece la professione religiosa e quattro anni dopo partì per l’Argentina per un periodo di missione.
La sua devozione per la passione di Cristo divenne, nella notte del primo venerdì di Quaresima del 1936, una diretta partecipazione alle sofferenze del Redentore, il quale le disse: «Voglio che il mio volto, che riflette le pene intime del mio animo, il dolore e l’amore del mio cuore, sia più onorato». Il 31 maggio, durante un’apparizione della Madonna, si vide presentare uno scapolare bianco: da una parte c’era il volto di Gesù, dall’altro un’ostia splendente. Qualche giorno dopo ricevette, sempre dalla Vergine, il compito di coniare una medaglia del Volto santo.
Madre Pierina, che nel frattempo era divenuta superiora della casa di Roma, prese a modello il volto della Sindone e, con l’appoggio dell’abate benedettino silvestrino Ildebrando Gregori, diede avvio alla diffusione di questa devozione, dalla quale è stata ispirata anche la fondazione della Congregazione delle suore Riparatrici del Santo Volto. Rientrata a Milano con mezzi di fortuna nel giugno 1945, la religiosa morì il 26 luglio successivo nel convento del Novarese.
Saverio Gaeta