Se la religione aiuta la democrazia

Convegno in Polonia sull'enciclica "Caritas in veritate" alla presenza dell'arcivescovo Mario Toso e dell'ex ministro Giulio Tremonti. «Un laboratorio del dialogo tra Chiesa e Stato».

12/06/2012
Un monento dei lavori al convegno al Centro studi Ratzinger di Bydgoszcz, in Polonia.
Un monento dei lavori al convegno al Centro studi Ratzinger di Bydgoszcz, in Polonia.

Per concretizzare l’avvio del Centro studi Ratzinger, inaugurato a Bydgoszcz in Polonia per iniziativa della locale Università e della Fondazione vaticana Benedetto XVI, un convegno sull’enciclica Caritas in veritate ha consentito un’efficace attualizzazione del testo proposto da papa Ratzinger nel 2009.

Riflettere su questo documento, ha infatti sottolineato monsignor Giuseppe Scotti, presidente della Fondazione, «significa entrare nel tessuto dei nostri giorni». Prendere sul serio l’enciclica, ha proseguito, «ci fa diventare non cronisti distratti del tempo che stiamo vivendo, ma uomini e donne che costruiscono la storia poiché sanno leggere, fra le pieghe della cronaca, le grandi tensioni e i grandi movimenti che determinano l’agire dei nostri giorni».

A tale riguardo, il professor Giulio Tremonti, già ministro dell'Economia, ha osservato che «è difficile entrare nello spirito del tempo senza “guardare al passato” e “guardare fuori”». La storia economica recente, infatti, ci mostra che «viviamo una crisi nel senso greco: rottura di continuità, cambio di paradigma». Dietro il capitalismo, «oggi c’è una nuova ideologia totalitaria: il mercatismo, dove il cittadino è diventato il consumatore, le libertà sono le liberalizzazioni».

In tale orizzonte la Caritas in veritate, ha sintetizzato l’arcivescovo Mario Toso, segretario del Pontificio consiglio Iustitia et Pax, «ci ha fatto e continua a farci comprendere come la religione (...) può concretamente sia aiutare la ragione a essere se stessa, nell’integralità del suo esercizio, secondo i diversi gradi del sapere, sia a porre la democrazia a servizio dello sviluppo integrale dell’uomo».

Questa enciclica, secondo monsignor Toso, è un «laboratorio del dialogo tra Chiesa e Stato». Fra le tante sottolineature del testo di Benedetto XVI, l’arcivescovo ha in particolare messo in luce che «una democrazia diviene garante di uno Stato di diritto solo se riconosce con chiarezza l’esistenza di una misura condivisa di verità e di bene» e che «in vista dello sviluppo, è strategica una laicità “positiva” dello Stato, che riconosca e promuova tutti i diritti umani, ivi incluso quello alla libertà religiosa».

Saverio Gaeta
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Postato da Rodolfo Vialba il 14/06/2012 08:40

Non posso certo io che non ho partecipato al Convegno in Polonia esprimere giudizi sui contenuti che le relazioni hanno proposto. Propongo solo due personalissime domande: 1) per quali ragioni economiche è stato chiamato in qualità di relatore l’ex Ministro Italiano dell’Economia Giulio Tremonti, che in quanto fiscalista e commercialista sicuramente è esperto sul come pagare meno tasse o non pagarle affatto (vedi come è esplosa l’evasione fiscale in Italia con lui Ministro) ma, come ha sempre detto il suo degno compare di partito Renato Brunetta, di economia non ha mai capito e continua a non capire nulla?; 2) se invece è stato chiamato in quanto cattolico impegnato in politica non mi pare che lui, in verità in buona compagnia, abbia brillato e fatto brillare il suo essere cattolico sia rispetto alle politiche praticate dai governi nei quali era presente come Ministro (vedi ad esempio immigrati e respingimenti, oppure le 56 leggi ad personam approvate per tutelare Berlusconi), sia rispetto ai molti problemi morali e comportamenti eticamente discutibili che hanno portato al discredito la classe politica alla quale apparteneva e della quale era un esponente importante anche se, su questi temi, silenzioso. Tremonti avrà detto senz’altro cose stimolanti, ma queste due domande restano e inquinano quanto dice.

Postato da giggio il 13/06/2012 15:02

un convegno così e con questi partecipanti potevate farlo solo in polonia. ma quando la semtteranno di istituire fondazioni solo per riempirsi la bocca di inutilità e di dar prova della loro megalomania

Postato da Franco Salis il 12/06/2012 19:43

Ah! quindi solo in Italia ponete problemi bioetici! In Polonia non vi azzardate a chiedere di nuovo l'abolizione dell'Aborto?Paura di perdere consensi? Ma quante fresconate ha detto Giulio Tremonti!!!!!!

Postato da santrev il 12/06/2012 19:22

Spero che la prossima volta invitino anche Berlusconi, cosí avremo l'eccellenza...! Quante parole inutili... !

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