Parla di “viabilità dell’intera locride”, di “salvaguardia del territorio”, “di agricoltura più razionalizzata”, di difesa “del patrimonio archeologico”. Il vescovo di Locri Gerace, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, scrive al neoeletto presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti per sollecitare una “politica di sviluppo a largo raggio che guardi al futuro, per ridare vita ai piccoli centri, che si stanno spopolando”. Dopo i recenti tagli alle corse ferroviarie, che hanno isolato ancora di più questa zona della Calabria, il presule chiede un’attenzione particolare per favorire la costituzione di centri di aggregazione che tolgano i giovani dalla strada e dalle conseguenti mire della criminalità organizzata. Tra le urgenze da affrontare anche quella sanitaria. Il presule lamenta i tagli effettuati “in una logica che non è quella del servizio alla persona e al territorio, ma solo quella del rientro economico”. A tal proposito cita anche il caso del consorzio Goel, nato grazie all’iniziativa della Cei “Progetto Policoro”, che gestisce due comunità psichiatriche e al quale sono stati tagliati i posti letto con conseguenze sia per gli assistiti che per chi lavora all’interno delle strutture.
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