05/07/2012
La basilica di San Pietro (foto Reuters).
«Sono sereno e ci sembra di essere su una buona strada. È
un cammino su cui ci si è messi e questa è una tappa significativa di questo
percorso». Padre Federico Lombardi non aggiunge di più sulle
conclusioni della plenaria di Moneyval, la divisione del Consiglio d’Europa che
ha competenza nella valutazione dei sistemi antiriciclaggio dei Paesi membri,
tenutasi ieri.
«Rispettiamo rigorosamente quanto chiesto da Moneyval»,
taglia corto il portavoce vaticano, «cioè di non esprimere valutazioni e giudizi sul Rapporto
finché questo non sarà pubblicato sul loro sito web».
Il Rapporto adottato dall’organismo, che si riferisce
alla Santa Sede e allo Stato Città del Vaticano, sarà inviato alla Santa Sede la
cui delegazione era guidata da monsignor Ettore Balestrero, Sottosegretario per
i rapporti con gli Stati. Dopo che la Santa Sede ne avrà controllato
l’accuratezza apportandovi ulteriori commenti, si procederà alla pubblicazione.
A quanto si apprende in sedi non ufficiali il Rapporto
non dovrebbe essere negativo dopo le correzioni apportate in seguito
all’incontro dello scorso maggio tra valutatori di Moneyval ed esponenti
vaticani. Incontro che aveva sollevato alcune criticità. Ieri, invece,
dovrebbero essere stati soltanto 8 i punti con valutazione non conforme o
parzialmente conforme alle norme europee antiriciclaggio. Sopra le dieci
bocciature (complete o parziali) la valutazione passerebbe all’International
cooperation review group del Gafi (il Gruppo di azione finanziaria
internazionale che promuove politiche antiriciclaggio).
Una valutazione positiva
di Moneyval spiana la strada all’ingresso del Vaticano nella white list, ossia
dei Paesi virtuosi in tema di finanza, pubblicata annualmente dall’Ocse
(Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo
economico).
Annachiara Valle