Il "metodo Boffo" contro la Chiesa

La lunga campagna scandalistica contro la Chiesa cattolica e le presunte rivelazioni. La differenza tra le ipotesi tendenziose e la realtà dei fatti.

05/07/2012
Una curiosa immagine del cardinale Bertone (foto del servizio: Reuters).
Una curiosa immagine del cardinale Bertone (foto del servizio: Reuters).

Possiamo da comuni cattolici, da fedeli qualunque, prendere le difese del Vaticano e dell’istituzione? E’ più che giunto il momento di farlo, proprio sulle pagine di una rivista come Famiglia Cristiana, da sempre fiera della propria autonomia di giudizio.


Perché l’istituzione, come tutte le istituzioni, è certamente fallibile nelle cose terrene, ma quanto si è detto e scritto negli ultimi tempi si configura come una specie di “metodo Boffo” applicato alla Chiesa. E questo nessun cattolico può permetterlo, né permetterselo, perché la Chiesa è la casa e il patrimonio di tutti i fedeli.

L’ondata anticlericale è ormai di lungo periodo e si è permessa tutto e il contrario di tutto. La campagna su “Chiesa e Ici”, per esempio, basata su qualche spiacevole verità e su un cumulo di esagerazioni e menzogne, in nome di un presunto privilegio che in realtà restituisce alla società e allo Stato italiano benefici moltiplicati sotto forma di welfare alternativo. Un privilegio (la tassazione non imponibile agli edifici non adibiti a fini commerciali) che ha generato violente campagne di stampa quando si è trattato di discutere della Chiesa cattolica ma che è passato nel silenzio quando invece riguardava le Fondazioni bancarie, dotate in Italia di un patrimonio complessivo pari a 50 miliardi. Enti stimabili, per carità, ma un po’ meno cruciali di ospedali e asili.

Poi è toccato al “corvo” e ai documenti trafugati dalla posta personale del Papa, uno scandalo diventato famoso con il nome di Vatileaks. Anche in questo caso, ogni libertà è diventata lecita: anche quella di presentare fogli sbianchettati e illeggibili e spacciarli come prove inoppugnabili di una congiura tra cardinali. Negli stessi giorni, Benedetto XVI visitava Milano accompagnato dal cardinale Bertone e accolto da un milione di persone, cosa di cui si dava conto in qualche breve trafiletto o nelle cronache delle pagine locali, tra le mostre e i resoconti del Municipio. Nessuno, oggi, che abbia il coraggio di ammettere che di cardinali di cappa e spada non si vede l’ombra, anzi: da quando sono partite le indagini della magistratura vaticana, il flusso di documenti si è fermato. Sia di quelli veri, sia di quelli inventati.

E poi il cardinale Bertone, che dichiara a Famiglia Cristiana, in un’intervista esclusiva al direttore don Sciortino che ha fatto il giro del mondo, di sentirsi “al centro della mischia”. Anche qui, non si tratta di giudicarne (e magari criticarne) l’operato come segretario di Stato ma di trasformarlo in una sorta di anima nera del Vaticano. Altro che il Dan Brown ironicamente citato dallo stesso cardinale. Benedetto XVI lo porta con sé a Milano, con un gesto almeno inconsueto che palesemente equivale a una manifestazione di fiducia. Non importa, le pagine che lo vogliono cacciato, dimissionario, presto sostituito sono già pronte per la stampa. E quando arriva la lettera ufficiale di Benedetto XVI che (ancora una volta) lo riconferma nell’incarico e nella considerazione (“… anche in futuro non vorrei rinunciare a questa sua preziosa collaborazione”), c’è sempre il “metodo Repubblica” a soccorrere: le paginate sulla cacciata in prima fila, la riconferma in quattro righe a pagina 17.

Ma il meglio-peggio di sé questo giornalismo col pugnale nella manica l’ha dato nel caso dello Ior e della procedura per l’ingresso del Vaticano nella “lista bianca” di Moneyval, l’organismo del Consiglio d’Europa incaricato di valutare la conformità dei diversi Paesi rispetto agli standard internazionali per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Da ieri sappiamo com’è finita: Moneyval ha adottato il rapporto della Santa Sede, facendo così compiere alla questione un lungo passi in avanti. E lo ha fatto al termine di una procedura durata un anno e non ancora conclusa ma scandita dalle normali  tappe di una trattativa che il Vaticano ha iniziato di propria spontanea volontà, anche al costo di cambiare (cosa che è stata fatta con un Motu Proprio del Papa e con la Legge 127) la propria legislazione in materia. 

Il Vaticano, sarà bene ricordarlo, è uno Stato sovrano. Non è una “fetta” un po’ strana dell’Italia. Eppure, per mesi, complice l’improvvisa sostituzione del presidente dello Ior Gotti Tedeschi, si è voluto a tutti i costi dipingerlo come un reietto della comunità internazionale, inaffidabile e sospetto, disperatamente impegnato a farsi rilasciare una qualche patente di serietà e correttezza da Paesi buoni e giusti che lo tenevano ai margini. Adesso c’è chi si inventa una inesistente “lista grigia” pur di non ammettere di aver scaricato negli occhi dei lettori pagine e pagine di congetture azzardate e  speculazioni campate in aria, che non hanno retto alla prova dei fatti.

Fulvio Scaglione
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Postato da Franco Salis il 10/07/2012 20:36

Invio questo commento con ritardo perché sono stato privato del collegamento internet per via del cambio del gestore. Mi pare che il servizio meriti risposte. L’autore si chiede se “Possiamo da comuni cattolici, da fedeli qualunque, prendere le difese del Vaticano e dell’istituzione”? LA MIA RISPOSTA E’ ASSOLUTAMENTE NO, ciò che i “fedeli qualunque” devono sempre prendere le difese della verità. Io sino a questo momento non ho nulla contro Famiglia Cristiana, anzi le sono grato perché mi offre uno spazio e lo occupo. Ma se mi chiede di mentire, o dare il cervello “all’ammasso”, come si diceva un tempo, come non pochi ma ASSOLUTAMENTE NON TUTTI, commentatori, al fine di fornire copertura a delitti, no grazie non sono disponibile. Quello è qualcosa che potete chiedere alle beghine (nel significato che dà lo Zingarelli 1998),ma non a cattolici che intendono magnificare il Signore per il dono dell’intelletto. Leggo: “L’ondata anticlericale è ormai di lungo periodo e si è permessa tutto e il contrario di tutto. La campagna su “Chiesa e Ici”, per esempio, basata su qualche spiacevole verità e su un cumulo di esagerazioni e menzogne” Io questa ondata anticlericale non la vedo, va bene domani ritornerò dall’oculista. Aggiungo che gli organi di stampa cattolici acquisiranno il diritto di parlare di I.C.I. solo quando pubblicheranno tutte le proprietà con tanto di dati catastali comunque riferibili alla Chiesa. Al contrario sono state fatte precise accuse. Se io avanzo una accusa precisa e risulta falsa io commetto un delitto, se invece io esprimo pensiero anche acerrimo su quella accusa rivelatasi vera o in attesa usando il condizionale, io mi sto avvalendo della libertà di pensiero. A questo si aggiunga che vi sono ragioni di opportunità. Se da una accusa, anche provata, io faccio derivare un danno all’istituzione decisamente sproporzionato, beh, io un po’ ci rifletto su. Questo naturalmente in astratto. Mi chiedo Il vaticano è o non è azionista dell’ E.N.I.? Se lo è, è corresponsabile della gravissima situazione economica dell’Africa. Il vaticano ha o non ha accumulato immense ricchezze? Se è vero è anche vero che ha sottratto denaro ai poveri, e osa vantarsi degli aiuti tramite la Caritas e altro. E’ vero o non è vero che il vaticano si serve di economia di mercato per accumulare ricchezze, neppure sempre in maniere lecita, poi invoca un nuovo ordine mondiale. Io lo prendo nel senso buono e non quello dei laicisti che vedono la preparazione di uno stato teocratico. Quindi non si tratta di “qualche spiacevole verità”, ma di un malcostume generalizzato. E’ vero o non è vero che il sovrano assoluto dello SCV è il Papa che è contestualmente anche il capo della cristianità? E’ vero o non è vero che si è servito dell’immunità riconosciuta ai capi di stato per sfuggire al giudizio dei tribunali della Repubblica italiana e negli Usa, e che tanto in Italia che negli U.S.A. i còrrei sono stati condannati ?Ah, no, io non ci sto a trasformare i carnefici in vittime e dalla Chiesa, perché è anche mia, non me ne vado . Pace.

Postato da Carlo Giuseppe il 08/07/2012 18:37

Ma il caso Boffo non è nato all'interno del Vaticano ? E allora perchè meravigliarsi se viene usato contro la Chiesa Istituzione. Certo è chiaro che Repubblica ed altra stampa laica ci sguazza in questi fatti e ci specula e ingigantisce il tutto ma dobbiamo riconoscere che le vengono afferte le occasioni su di un piatto di argento. La Chiesa è fatta di uomini con le loro debolezze e contraddizioni , è però evidente che la gente comune e tanti cattolici semplici si sentono sempre più estranei a tutti quegli organismi di vertice come la curia vaticana etc che appaiono più strumenti di potere che di salvezza . La vera salvezza la trovano in tutti quei credenti che si sporcano le mani . non nella finanza , ma nell'aiuto ai poveri , agli emarginati, agli sfruttati , agli esuli , nelle periferia dell'umanità. Carlo Giuseppe Rogani

Postato da giogo il 08/07/2012 16:53

Volevo rammentare al Libero Leo(evidentemente di voluta corta memoria)che sarebbe equo rammentate i "metodi dei giornali del sultano"o che per lui parteggiano, Il Giornale,Libero,Panorama,Il Tempo,l'Avanti...e tanti giornaletti a diffusione regionale...così tanto per equità.Saluti

Postato da luciocroce il 08/07/2012 12:09

Caro dr. Scaglione, la considerazione che nutro nei confronti di F.C. e del suo Direttore (e anche del Vice direttore) è altissima; è ovvio che non è questo il problema. Il fatto è che la moglie di Cesare dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto, molto più della moglie di un pinco pallino qualsiasi. Questo è tutto. Cordialmente, con la stima di sempre

Postato da Libero Leo il 08/07/2012 09:52

Il “metodo Repubblica”, che Fulvio Scaglione ha avuto il coraggio di evidenziare, è in azione da molti anni ed ha grandemente influenzato il modo di pensare e di ragionare di molti. Purtroppo oggi i giornali non fanno informazione, ma politica ed il loro scopo è il proselitismo. Perciò, se si legge acriticamente solo ciò che scrivono giornalisti con una certa cultura e di una certa parte politica, alla fine, molto probabilmente, si è indotti a pensare come questi giornalisti vogliono far pensare, e si rifiuta aprioristicamente quanto scrivono altri giornalisti con cultura ed idee diverse. E se ne vedono gli effetti anche in molti commenti in Famiglia Cristiana. Finalmente Fulvio Scaglione ha avuto il coraggio di denunciare il “metodo Repubblica”. Spero molto che abbia la forza di continuare e che coloro che scrivono i commenti facciano una riflessione domandandosi: “Sono forse succube del “metodo Repubblica? Le mie idee sociali e politiche coincidono con quelle dei giornalisti di Repubblica? Non sarà il caso di verificare le notizie di Repubblica e di non rifiutare aprioristicamente quanto scrivono altri giornali?”

Postato da luciocroce il 07/07/2012 18:46

Caro dr Scaglione,ma possiamo dire che è tutta una esagerazione della stampa "laicista"? A me non risulta che ci sia stata una qualche smentita di una qualche parte del libro di Nuzzi, ad esempio. Che ci siano forzature, sono d'accordo, ma che ci siano anche i fatti, purtroppo, credo sia incontrovertibile. E sono i fatti che contano

Risposta di: Fulvio Scaglione (vice direttore FC)

Caro Luciocroce,

io dico una cosa, Lei mi risponde con un'altra. Ho mai scritto che i documenti pubblicati fossero falsi? Ha mai letto su Famiglia Cristiana la tesi che il Vaticano è libero da qualunque problema? Il fatto stesso che qualcuno sottragga documenti al Papa è, ovviamente, un bel problema. Ma da qui a inventare, distorcere o concludere in mala fede, la strada è ancora molto lunga. 
Quanto alla trasparenza finanziaria dell'altro Suo post: perché parla di vent'anni? Le raccomandazioni della Financial Action Task Force (nota anche come Gafi), in base alle quali Moneyval compila il rapporto che serve all'Ocse per inserire o meno un Paese nella "white list", sono del 2001-2003. Le ricordo, inoltre, che il Vaticano si è sottoposto volontariamente, e non per costrizione, alla procedura dell'Ocse, a partire dal 2009 e, dal 30 dicembre 2010, con un Motu Proprio del Papa che ha portato a modificare la legislazione finanziaria interna del Vaticano. Lei che cosa vorrebbe di più?
Infine: lo sa che dal 2009 nella "white list" c'è anche la Svizzera? Lai davvero pensa che le banche svizzere siano più "bianche" dello Ior?
Saluti 

Postato da Libero Leo il 07/07/2012 08:22

Il titolo del pezzo di Scaglione accenna al “metodo Boffo”, ma poi parla soprattutto e più correttamente del “metodo Repubblica”. E’ molto tempo che aspettavo una chiara critica del “metodo Repubblica”, perché da molto tempo ne verifico spesso le notizie e le trovo quasi sempre non aderenti alla realtà e forse motivate più dalla politica che dal fare informazione. Il “metodo Repubblica” ha già colpito molti avversari del gran capo di Repubblica. Ora colpisce anche la Chiesa. E ciò, per un certo aspetto, è positivo, perché induce molti ad aprire bene gli occhi ed a rendersi conto di essere stati disinformati, se non turlupinati, dal “metodo Repubblica”. Appare opportuna un’opera di completa revisione di tutte le principali notizie che Repubblica ha diffuso. Molto probabilmente scopriremo che molte sono state smentite dalla realtà. D’ora in poi sarà bene dubitare di ogni notizia diffusa da Repubblica e confrontarla sempre con quelle di altri giornali non in sintonia con Repubblica. Ed alla fine bisogna anche domandarsi: non sarà mica che ho certe idee politiche perché finora ho creduto passivamente a Repubblica, e sono stato influenzato ed ingannato dal suo metodo? Infine devo complimentarmi con Scaglione, perché ha dimostrato grande coraggio nello scoperchiare il “metodo Repubblica”. Oggi un giornalista deve avere veramente molto coraggio per opporsi alla “potenza di fuoco” del “metodo Repubblica”.

Postato da boninanunzio il 06/07/2012 15:51

Un vecchio proverbio siciliano dice: Fa beni e scordulu, fa mele e pensaci. Noi chiesa,con tutti i nostri difetti,siamo ormai abbituati agli attacchi meschini,non veritieri che certa stampa fa,ma non dimentichiamo mai che siamo fondati sulla roccia.Nunzio Bonina

Postato da antonel il 06/07/2012 11:51

Caro Scaglione, ma è proprio sicuro che Moneyval abbia "approvato" il rapporto del Vaticano? A me risulta che avrebbe approvato un rapporto "sul" Vaticano e che, prima di pubblicarlo, sia in attesa delle controdeduzioni della Santa Sede. Mi sembra una situazione un po' diversa da quella descritta da voi.

Risposta di: Fulvio Scaglione (vice direttore FC)

(mi scuso, alla risposta mancava un pezzo) ... , arriverà solo tra un mese.

Risposta di: Fulvio Scaglione (vice direttore FC)

Cara Antonel,

io non ho scritto che il rapporto è stato "approvato" ma che è stato "adottato" da Moneyval, il che corrisponde esattamente alla dizione originale e ai passi previsti dalla procedura di Moneyval (http://www.coe.int/t/dghl/monitoring/moneyval/). Se il rapporto non fosse stato "adottato", la candidatura del Vaticano sarebbe stata respinta. Cosa che, appunto, certi giornali davano per scontata e che invece non è avvenuta. Al contrario, l'adozione del rapporto segna un evidente passo avanti della candidatura vaticana alla "white list", anche se il responso definitivo, come detto ufficialmente anche da padre  Federico Lombardi per conto del Vaticano (http://www.famigliacristiana.it/chiesa/news_1/articolo/lombardi_1691.aspx).
Stia bene, saluti

Postato da brunoi il 05/07/2012 18:31

purtroppo anche non pochi cattolici sono caduti nella trappola influenzati da certa stampa laicista che ha enormemente e volutamente travisato i fatti. Sarebbe l'ora che i cattolici cominciassero ad aprire gli occhi e a saper "leggere"i giornali,nel senso di saperli interpretare e di capire l'idea che c'é dietro.

Postato da Andrea Annibale il 05/07/2012 16:26

Polveroni che non fanno capire nulla, lavaggi (laicisti) del cervello a milioni di persone che leggono certi giornali e soprattutto l’incompresa realtà che la Chiesa è pellegrina nella Storia. I piedi sono pieni di polvere e fango ma la testa guarda al Cielo dove c’è Cristo assiso alla destra di Dio Padre. C’è stata la pedofilia, volete che non ci siano stati capitali sporchi che hanno bypassato le pur severe norme antiriciclaggio? Pretendere dalla Chiesa la perfezione non è umano. Non siamo una comunità di uomini perfetti, noi cristiani, l’ha detto il Papa stesso, ma una comunità di peccatori bisognosi della misericordia e della grazia di Dio. Siano benedetti tutti quelli che cercano la verità in buona fede. Chi odia il proprio fratello, però, è omicida (1Giovanni 3, 15) ed è destinato ad un cammino di tenebra in questo come nell’altro mondo. Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

Postato da giggio il 05/07/2012 16:20

Metodo Boffo. adesso si parla dimetodo boffo? perchè nessun uomo di chiesa ha preso a suo tempo le difese di Boffo ma hanno fatto in modo di silurarlo? Bertone, ma come si può ancora cerecare di prendere le sue difese? forse basta una intervista rilasciata a voi dove si presenta come un agnello sacrificale? ma come si può credere a questo uomo? la difesa poi di Benedetto XVI per bertone i è pazzesca. Certo vuol salvare la faccia per averlo messo lui alla segreteriua di stato ma adesso accetti le dimissioni visto che compirà tra poco 78 anni e faccia pulizia di molti prelati che in curia non fanno certo il bene della chiesa

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