15/04/2010
Monsignor Tonino Bello (Foto Scalcione)
E' stata una vita intensa la sua. Quella del profeta. Monsignor Tonino Bello continua a dire la sua anche nella Chiesa di oggi con le sue parole, i suoi discorsi, gli scritti. Parole di insegnamento, spesso di incoraggiamento; ma non di rado anche di vivace critica, di non velata denuncia. Al non credente che vive in ogni battezzato in primo luogo.
A ormai 17 anni dalla sua morte, avvenuta il 20 aprile 1993 per un tumore, per l'ex Vescovo
di Molfetta ed ex presidente di Pax Christi sta entrando nel vivo anche il Processo di canonizzazione, iniziato due anni fa con l'editto del suo successore nella sede espiscopale di Molfetta, Mons. Luigi Martella, che ha dato inizio alla raccolta del vasto materiale inedito sulla vita del defunto vescovo.
Venerdì 30 aprile, comunica l'ufficio di Postulazione, è indetta invece la prima sessione pubblica del processo di canonizzazione con una Santa Messa celebrata e presieduta alle 18,30 nella cattedrale di Molfetta da S.E. Mons. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per la Cause dei Santi. In quell'occasione si riceverà il giuramento dei membri del Tribunale ecclesiastico e degli officiali di postulazione, che saranno chiamati a raccogliere nei prossimi anni tutte le testimonianze sulle virtù cristiane di fede, speranza, carità, giustizia, fortezza, temperanza, etc. di don Tonino Bello. Sulla base di queste ultime, si costituirà poi la cosiddetta "positio", che servirà alla fase romana del processo una volta che sarà superata quella diocesana attualmente in corso.
Stefano Stimamiglio