Vocazioni, rifiorisce l'Olanda

Erano vuoti da anni. Oggi i seminari dei Paesi Bassi e di certe diocesi di Francia, Spagna e Usa, registrano nuovamente l'ingresso di giovani che si sentono chiamati al sacerdozio.

27/06/2012
Seminaristi. Foto di Giancarlo Giuliani/Cpp. La fotografia di copertina è di Belluschi/Famiglia Cristiana.
Seminaristi. Foto di Giancarlo Giuliani/Cpp. La fotografia di copertina è di Belluschi/Famiglia Cristiana.

Sono confortanti i dati diffusi a margine della presentazione del documento sulle vocazioni elaborato dalla Congregazione per l'educazione cattolica e dalla Pontificia opera per le vocazioni sacerdotali. Aumenti significativi si sono registrati in Asia e in Africa dove, negli ultimi dieci anni, le vocazioni sono aumentate rispettivamente di 8.000 e di 6.500 unità. Una certa ripresa, dopo gli anni di forte calo seguiti allo scoppio dello scandalo pedofilia, si nota anche in America del Nord. In particolare negli Stati Uniti, la diocesi di Boston, una delle più colpite dallo scandalo, ha oggi il seminario pieno.

Seminaristi,. Foto di Giancarlo Giuliani /Cpp.
Seminaristi,. Foto di Giancarlo Giuliani /Cpp.

Persino in Europa ci sono segnali di ottimismo. Seppur il calo complessivo degli ultimi dieci anni è di 6.000 seminaristi, in alcuni Paesi comincia una sostanziale inversione di tendenza. In Romania, per esempio, il cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione, ha sottolineato che «in una diocesi in cui i cattolici sono il 7 per cento della popolazione il seminario ospita 140 seminaristi mentre in tutto il Paese, a maggioranza ortodossa, ci sono 4 facoltà teologiche statali».

Non solo, in un Paese come l’Olanda dove per anni non ci sono state vocazioni, comincia una lenta ripresa, così come si notano segnali positivi in alcune diocesi della Spagna e della Francia. Padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, ha sottolineato l’aumento delle vocazioni via Internet. «Tutte le condizioni sono buone per l'annuncio e la chiamata, anche quelle che possono venire dalle nuove tecnologie», è stato il commento del prefetto, il cardinale Zenon Grocholewski.

Annachiara Valle
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Postato da Franco Salis il 29/06/2012 07:28

Ho letto il servizio “vocazione sempre meno sacerdoti” del 25.06.2012 e quello successivo di soli due giorni “Vocazioni, rifiorisce l'Olanda”.Opla! situazione ribaltata. Potenza della “una preghiera continua, giorno e notte, a favore delle vocazioni sacerdotali”, in soli due giorni. Il commento di genepi del 26/06/2012, mi sembra appropriato. Io aggiungo che non abbiamo bisogno di sacerdoti consacrati, per trasmettere la fede abbiamo bisogno di cristiani autentici.Se poi togliamo agli impegni dei sacerdoti il tempo necessario alla gestione del “potere” dove si annida il maligno, avremo anche i sacerdoti “esodati” Non dimentichiamo che compito esclusivo,cioè che non può essere affidato ai laici cristifideles solo (si far per dire) la consacrazione del pane e del vino (non la sua distribuzione) e la remissione dei peccati. Ma scusate io sono un po’ cattivello, ma mi preoccupa l’osservazione “In particolare negli Stati Uniti, la diocesi di Boston, una delle più colpite dallo scandalo, ha oggi il seminario pieno”. Dove sta la cattiveria? Ma non sarà che l’aumento dei seminaristi sia dovuto proprio al fatto “beh in seminario non ci si tra poi tanto male”. Mi rivolgo al cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione, con tutti i suoi studi e la prolificità dei suoi scritti e degli incarichi ricoperti «la cura delle vocazioni al sacerdozio è una sfida permanente per la Chiesa» e non ai due articolisti (Saverio Gaeta e Annachiara Valle) e chi glielo ha detto? Ancora una volta un illustre cardinale si appropria di un qualcosa che non gli appartiene. Il cardinale dovrebbe sapere che la frequenza del seminario non porta necessariamente al sacerdozio. Ancora oggi, anche se prima era più diffuso e lo ha anche detto il mio conterraneo Antonio Gramsci: il proletario aveva solo la possibilità del seminario per uscire dalla sua condizione. Ma quando lo capisce questo cardinale che la preghiera continua NON SIGNIFICA PREGARE GIORNO E NOTTE? Ma chi mi dice che gli studi certamente esimi non siano solo sforzi intellettuali? Cioè privi di quello che Benedetto XVI ha detto (Avvenire 27 giugno 2012 No all'egoismo e alla ricerca del potere) Riporto alcuni passi “ No all'egoismo e alla ricerca del potere” “L’inno della Lettera ai Filippesi ci offre qui due indicazioni importanti per la nostra preghiera. La prima è l’invocazione «Signore» rivolta a Gesù Cristo, seduto alla destra del Padre: è Lui l’unico Signore della nostra vita, in mezzo ai tanti «dominatori» che la vogliono indirizzare e guidare….La logica umana, invece, ricerca spesso la realizzazione di se stessi nel potere, nel dominio, nei mezzi potenti. L’uomo continua a voler costruire con le proprie forze la torre di Babele per raggiungere da se stesso l’altezza di Dio, per essere come Dio. L’Incarnazione e la Croce ci ricordano che la piena realizzazione sta nel conformare la propria volontà umana a quella del Padre, nello svuotarsi dal proprio egoismo, per riempirsi dell’amore, della carità di Dio e così diventare veramente capaci di amare gli altri. L'uomo non trova se stesso rimanendo chiuso in sé, affermando se stesso. L'uomo si ritrova solo uscendo da se stesso; solo se usciamo da noi stessi ci ritroviamo. E se Adamo voleva imitare Dio, questo di per sé non è male, ma ha sbagliato nell'idea di Dio. Dio non è uno che vuole solo grandezza. Dio è amore che si dona già nella Trinità, e poi nella creazione. E imitare Dio vuol dire uscire da se stesso, darsi nell'amore….Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri» (Gv 13,12-14). (A mio avviso non vi è contraddizione con quanto detto da Matteo “non chiamatemi maestro …”) non credo che ci sia alcuno che metta in discussione la preparazione eccellente del Papa ,e allora? Come si spiega il calo di vocazioni o peggio i conflitti nel mondo, che mettono a repentaglio l’umanità stessa? La risposta sta nel fatto che IL PAPA FA ESATTAMENRTE L’OPPOSTO DI QUELLO CHE DICE,QUINDI LA SUA CATECHESI ANCORCHE’ PROFONDA NON E’ FERTILE NON E’ CONVINCENTE,. Quando il Papa si è tolto la tunica di dosso, quando è “uscito da sé stesso per darsi all’amore”? quando ha lavato i piedi, al di là del rito del giovedì santo? Di contro ha sempre ha imitato Dio appropriandosi (indebitamente secondo me) del titolo di vicariato di Cristo, si è circondato di una corte litigiosa che trova l’unità non nell’adeguamento della volontà di Cristo ma in meschini fini di potere terreno, accumulando ricchezze senza chiedersi(?) la provenienza lecita . Buona giornata.

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