14/10/2010
Che la Bibbia fosse un long seller, vale a dire un libro che continua a essere letto e acquistato nel lungo periodo, è cosa nota da tempo. Che la Bibbia fosse anche un best seller, cioè uno dei libri più letti e venduti del momento, è invece una notizia di questi giorni.
I fatti, anzitutto. Qualche settimana fa la San Paolo ha lanciato sul mercato una versione moderna e agile del Libro dei libri, privilegiano una comunicazione accattivante e una distribuzione massiccia. Il volume, disponibile a soli 7,90 euro, ha invaso la grande distribuzione (Esselunga, Coop, Auchan, Iper, Carrefour…), le librerie religiose e non, le edicole, gli autogrill, le stazioni, gli aeroporti, i megastore, le catene di commercio on line, oltre ad essere allegata a Famiglia Cristiana. Una canzone rap di due minuti, che unisce linguaggio moderno e valori antichi (“Si fanno forti del loro agire perverso / si mettono d’accordo nel nascondere tranelli / invece di profumo ci sarà marciume / Una bruciatura invece di bellezza”, dal Salmo 64), ha instillato la curiosità anche fra i più giovani. In contemporanea, un gruppo su Facebook ha avviato una discussione appassionata…
Risultato: da due settimane la Bibbia San Paolo è fra i libri più venduti in Italia, al nono posto nella classifica generale (si veda www.ibuk.it), davanti a un libro “furbo” come I misteri del Vaticano di Corrado Augias. Se guardiano alla classifica della saggistica, la Bibbia San Paolo balza addirittura al primo posto assoluto, precedendo ancora Augias, le memorie di Pietro Calabrese, il saggio di Umberto Veronesi sulle donne, lo studio di Piero Citati sul Leopardi… E va tenuto conto che la classifica non conteggia le migliaia di copie vendute allegate a Famiglia Cristiana. Un successo strepitoso, nato dalla volontà e dall’impegno della San Paolo di portare una Bibbia in ogni famiglia, da un’intelligente campagna di promozione, ma – ancor più – dalla forza eterna insuperabile di un testo che ha ancora molto da dire all’uomo contemporaneo.
Paolo Perazzolo