Tranströmer, un Nobel al disagio

Il poeta svedese Tomas Tranströmer vince il Premio Nobel per la Letteratura. Uno psicologo che ha lavorato nelle carceri minorili e con disabili e tossicodipendenti. Con anelito mistico

06/10/2011
Il poeta svedese Tomas Tranströmer nella sua casa di Stoccolma.
Il poeta svedese Tomas Tranströmer nella sua casa di Stoccolma.

Un applauso particolare ha salutato l'annuncio del vincitore del Premio Nobel per la Letteratura 2011: l'Accademia svedese ha infatti attribuito il più importante riconoscimento culturale a livello mondiale a un poeta di casa, lo svedese Tomas Tranströmer, 80 anni. Il nome, che suonerà nuovo a molti lettori italiani, era in realtà tra quelli che giravano da tempo ed erano segnalati anche dagli scommettitori, non come il favorito Bob Dylan o il poeta siriano Adonis, ma comunque nella ristretta cerchia dei papabili.

Tranströmer con la moglie Monica.
Tranströmer con la moglie Monica.


Chi è Tomas Tranströmer? È il classico caso di un nome semisconosciuto ai più, eppure lui è uno dei massimi poeti viventi. Si può dire che ci sia anche un po' d'Italia in questo riconoscimento, perché il Premio Nonino aveva anticipato l'Accademia svedese premiandolo nel 2004 con il Premio internazionale. Nato a Stoccolma nel 1931, Tranströmer e uno psicologo che ha lavorato nelle carceri minorili e con disabii e tossicodipendenti. Fin da bambino la passione per la scrittura è stata in lui potente: cominciò a scrivere a 13 anni e pubblicò la prima raccolta, intitolata "17 poemi", a 23 anni. La sua voce si fonda sull'essenzialità e la semplicità e si alimenta con continuità di immagini tratte dalla vita quotidiana e dalla natura.

Oltre che poeta, il Premio Nobel per la Letteratura 2011 è anche un bravo pianista.
Oltre che poeta, il Premio Nobel per la Letteratura 2011 è anche un bravo pianista.


Indubbiamente nella sua poetica c'è un anelito mistico, non ostentato, ma intenso ed esplicito. Caratteristica che ha dato il fianco a qualche critica, soprattuto nei decenni più segnati dalle ideologie, in quanto si disintereserrebbe delle grandi questioni politiche. Oltre che poeta, il nuovo Nobel è da sempre anche traduttore e romanziere. Ha vinto numerosi premi. Il lettore italiano che voglia conoscere la sua opera può leggere "Poesia del silenzio", un testo significativo della sua ispirazione, edito da Crocetti, purtroppo uno dei pochissimi tradotti nella nostra lingua. Speriamo che il prestigioso riconoscimento di oggi spinga i nostri editori a tradurre i suoi altissimi versi.

Paolo Perazzolo
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