Dossier - Crescere i figli low cost

Il 28 ottobre è stata la giornata mondiale del risparmio. Assolowcost ha individuato le possibili soluzioni di risparmio quando si cresce un neonato.

Da 0 a 24 mesi: il primo guardaroba

28/10/2010

L’arrivo di un neonato in famiglia stravolge i ritmi di vita, le abitudini e naturalmente anche le economie dei genitori. Secondo i dati più significativi del Rapporto Famiglie 2009 CISF raccolti su un campione di 4.000 interviste a famiglie italiane, il 35% della spesa familiare viene destinato ogni mese alle spese per i figli. Tradotto in euro, sono 643 in media quel che costa in più al mese un figlio.    
  

   Così, il 19,5% dei motivi che spingono a non avere un bambino sono di ragione economica. Sempre secondo il Rapporto Cisf la scelta di avere un figlio si traduce sempre più in una rinuncia, così che oggi le famiglie con figli in Italia sono meno del 50%.    

   Nella giornata mondiale del risparmio Assolowcost, associazione delle imprese low cost di qualità (filosofia basata su un modo di produrre e commercializzare moderno e più efficiente in grado di generare vantaggi per i consumatori e le imprese), ha voluto fare un po' i conti in tasca alle famiglie italiane con bambini e ragazzi e dare alcuni consigli su come oggi sia possibile risparmiare anche grazie a marche di qualità, che hanno scelto di posizionarsi nel cosiddetto low cost. Del resto, da Ikea a Mercatone Uno per l'arredamento della cameretta, a Oviesse per i completini, sono molte le famiglie che hanno scelto di dirottare i loro acquisti per i bambini sempre di più verso prodotti di assoluta fiducia e dal prezzo conveniente. 

L'ABBIGLIAMENTO

Diventa difficile orientarsi tra le numerose e sconosciute necessità di un bimbo appena nato. In questo capitolo, sono presi in considerazione i capi di abbigliamento indispensabili per la crescita del bimbo nei primissimi mesi di vita. 
   Il primo "guardarobino" per accogliere il neonato si compone generalmente di:  
- Body in cotone o, in alternativa, di lana, purché con il cotone a contatto con la pelle;
- Tutine estive e invernali di cotone o ciniglia;
- Golfini di lana e cotone;
- Bavaglini in cotone;
- Calzine e babbucce;
- Le scarpine diventano necessarie quando il bambino comincia a camminare.   


    I costi dell’abbligliamento si abbattono del 30% comprando nei canali low cost, soprattutto nei megastore, e il primo kit di abbigliamento arriva a costare circa 297 euro. Le famiglie si rivolgono al mondo low cost dell’abbigliamento per i prezzi d’accesso ridotti, il buon livello tecnico dei prodotti, l'elevato contenuto moda, la cosiddetta "shopping experience" elevata, cioè la piacevolezza e il confort dei negozi.    Per quanto concerne in particolare l’abbigliamento bimbi, risultano fondamentali la qualità e la sicurezza del prodotto. Nell’acquisto dei capi di vestiario del bimbo, i genitori prestano un’attenzione particolare ai tessuti, in particolare a quelli da portare a contatto con la pelle. Tra le possibile scelte, le fibre naturali, quali lana, cotone e lino - assorbono l’umidità della cute e la lasciano traspirare, a differenza di quelle sintetiche.
• I coloranti sintetici, secondo alcune ricerche, possono essere responsabili di allergie da contatto.
• Nei neonati predisposti alle allergie è da evitare la lana sulla pelle. La maglietta intima o il body devono essere in cotone al 100% e privati dell’etichetta, che può irritare la cute.  

   Tra le catene low cost di qualità, OVS industry ha pensato una linea specifica per bambini da 0 a 30 mesi chiamata Biocotton, priva di materiali che possono irritare la pelle o che possono reagire con l’uso di creme. Tutti i tessuti sono realizzati con fibre ottenute da fiocchi di cotone coltivati, raccolti e lavorati senza usare prodotti chimici o tossici. Il cotone è totalmente bio perché coltivato con metodi organici.  

   Quanto alle prime scarpine esse rappresentano un capitolo a parte della cura del bambino: i loro piedino particolarmente delicati hanno bisogno di essere accompagnati correttamente nel loro sviluppo, per evitare possibili errori di postura.  Nel settore del low cost Deichmann propone proprio per i bimbi una linea di calzature di alta qualità, Elefanten, a partire da euro 34,90.  Ciascun articolo viene sottoposto a test per verificare la presenza di sostanze dannose per la salute. Si verifica inoltre la qualità della pelle e delle suole, nonché la forma delle scarpe; tali prove vengono effettuate già durante la produzione.

Quando i bambini sono piccoli è importante scegliere capi realizzati in materiali naturali, a prova di allergie sulla pelle.
Quando i bambini sono piccoli è importante scegliere capi realizzati in materiali naturali, a prova di allergie sulla pelle.

Durante il primo anno di età, le visite dal pediatra sono frequentissime, almeno una al mese per tenere sotto controllo la crescita del bambino attraverso i tre parametri fondamentali: altezza, peso e circonferenza del cranio. Si eseguono poi controllo dell’attenzione, dell’udito; dello sviluppo motorio.
Le visite possono essere molto lunghe, ma assicurano la corretta crescita dei piccoli pazienti. Inoltre, durante il primo anno di vita il bambino può essere sottoposto a un’ecografia delle anche (costo circa 80 euro), e alle vaccinazioni.

Quattro vaccinazioni sono obbligatorie (l’antidifterica, l’antitetanica, l’antipolio e l’antiepatite B), due sono facoltative (antipertossica e antihaemophilus B), solitamente riunite in una vaccinazione  unica esavalente. Altre vaccinazioni facoltative sono quelle contro il morbillo, la rosolia e la parotite, riunite normalmente in un’unica iniezione trivalente.
 
Queste vaccinazioni sono gratuite se effettuate all’ASL competente o comprese nel prezzo della visita, se effettuate dal pediatra privato.   Durante il secondo anno la frequentazione pediatrica si ridurrà drasticamente, per cui 2-3 visite saranno sufficienti; a meno che non ci siano problemi specifici (malattie esantematiche, influenza, infezioni alle vie respiratorie, ecc.).
 
Ovviamente si può scegliere il pediatra della Asl, cioè quello che viene scelto al momento della nascita, oppure optare per un pediatra privato. Il primo è gratuito, l’altro costa in media tra gli 80 ed i 100 euro a visita. In una realtà sanitaria privata convinta che un’assistenza sanitaria di qualità debba essere accessibile a tutti, i costi delle cure pediatriche possono abbassarsi sensibilmente: presso il Centro Medico sant’Agostino una visita pediatrica costa 60 euro mentre una visita pediatrica di controllo 30 euro.    

Tipiche del primo anno di vita sono le allergie alle proteine del latte vaccino e alle proteine dell’uovo (albume e tuorlo).   Un primo fattore da considerare è la familiarità: se uno o entrambi i genitori sono allergici, vi è una maggior probabilità che anche il bambino lo sia. Poi vi sono i sintomi, immediatamente riscontrabili in diversi organi e apparati: cute, apparato gastrointestinale, occhi, naso, bronchi e polmoni. Proprio perché la malattia può interessare parti tanto diverse dell’organismo, è molto importante che la problematica clinica venga posta all’attenzione di un pediatra allergologo. Le prove allergiche cutanee, o Prick Test, sono effettuabili fin nei primi mesi di vita.   Presso il Centro Medico Sant’Agostino il reparto di allergologia pediatrica ha costi calmierati:   Una volta provata l’allergia, si passa alle formule speciali di latte. Si tratta di miscele studiate per garantire al neonato tutto l’apporto nutrizionale di cui ha bisogno, senza danneggiare il suo organismo.
 
In questi tipi di latte, la sostanza mal tollerata è assente o resa chimicamente innocua. In commercio ve ne sono molti tipi. Quelli più utilizzati sono i seguenti:
•Latte ipoallergenico: chiamato anche HA, è un prodotto parzialmente digerito, perché le proteine del latte sono già state frammentate attraverso meccanismi chimici e rese così più facilmente assimilabili e quindi meno allergizzanti.
• Latte di soia: è la più comune tra le formule non derivate dal latte vaccino. È preparata a partire da un estratto di soia, cui vengono aggiunti alcuni aminoacidi essenziali, sali minerali, vitamine, oli vegetali e uno zucchero (glucosio
• Idrolisati proteici: la loro caratteristica è di contenere proteine completamente predigerite, che non possono quindi creare problemi all’organismo. Sono consigliati ai bambini con intolleranze gravi o allergie multiple (allergia alle proteine del latte vaccino e di soia).  Il costo di questi latti artificiali può variare da poco più di 2 euro in caso dei semplici latte di crescita, da usare quando il latte materno è insuffciente, a ben 25 euro per una confezione di latte di soia in polvere da 600 gr.

di Giusi Galimberti
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