28/02/2011
Pronti a partire per la settimana bianca in montagna? Allora, come rammenta anche Assolatte (www.assolatte.it), non bisogna dimenticare che l’alimentazione, oltre all’allenamento, influisce sulle performance sportive e può essere una preziosa alleata di chi vuole sciare al top.
Lo sci alpino e lo sci di fondo fanno bruciare molte calorie: circa 12 al minuto. In altre parole: un’ora di sci di fondo, alla velocità di 15 km/h, richiede il doppio dell’energia di un’ora di tennis. Ecco perché chi pratica gli sport invernali deve prepararsi ad affrontare l’impegno anche scegliendo la giusta alimentazione.
REGOLA DEL 5
La soluzione migliore è la cosiddetta “regola del 5”, ossia mangiare cinque volte al giorno. Una buona colazione, un pranzo equilibrato e una cena leggera, con l’aggiunta di due break a metà mattina e pomeriggio, scandiscono la giornata dello sciatore in gamba. Anche se fa freddo e si trascorrono tante ore all’aperto, non è necessario mangiare più grassi.
Semmai sono da preferire alimenti, come il latte e i suoi derivati, che forniscono sia gli zuccheri, il carburante dell’organismo, sia le proteine indispensabili per assicurare il ricambio di cellule e tessuti. Sono parecchi gli studi scientifici che evidenziano l’importanza dei prodotti lattiero-caseari nell’alimentazione degli sportivi.
Latte, yogurt e formaggi freschi sono un’ottima fonte di acqua, indispensabile per evitare la disidratazione, e forniscono una buona quantità di proteine, compensando così le perdite che avvengono nell’organismo sottoposto a un intenso sforzo fisico. Inoltre il latte e i suoi derivati apportano zuccheri, necessari per reintegrare le riserve dei muscoli e del fegato.
MENU SPORTIVO
- Al mattino, fare colazione con una tazza di latte accompagnata da pane, marmellata e, ogni tanto, un ricciolo di burro più un frutto significa prepararsi ad affrontare le piste nelle migliori condizioni. Prima di inforcare gli sci, bere anche una spremuta d’arancia o una tazza di tè per coprire il fabbisogno di liquidi.
- A metà mattina, pausa rigenerante con uno yogurt, magari alla frutta.
- A pranzo, meglio resistere alle tentazioni della tipica cucina invernale sciorinata nei rifugi e scegliere proposte che sazino senza appesantire: per esempio, un piatto di pasta o riso al pomodoro con un filo d’olio extravergine di oliva e un cucchiaio di parmigiano reggiano o grana padano grattugiato, oppure un panino con formaggio magro e verdura.
- I peccati di gola all’ora della merenda, il momento ideale per un latte al cacao oppure un frullato di latte e frutta.
- A cena, via libera a una minestra di verdure, un piatto di carne o di pesce con polenta e un piccolo dolce. Se si preferisce un classico menu di montagna, si può scegliere tra una raclette e una fonduta, una panna cotta e un budino di latte e riso: la ricchezza nutrizionale di latte e formaggi ne fa alimenti adeguati per il recupero delle energie dopo la giornata sportiva.
di Maurizio Bianchi