Viaggiare con gli animali

Ecco come bisogna prepararsi per muoversi con cane e gatto. In Italia e all'estero

Viaggiare con gli animali/I documenti

02/08/2011

Non solo per l'estate, ma anche nei viaggi, che siano di piacere o di lavoro, che si affrontano durante l'anno, è bello portarsi dietro il proprio cane o gatto. Ci fa sentire a casa. E, sicuramente, regala all'animale domestico molta più felicità rispetto all'essere lasciato qualche giorno in una pensione. Ma attenzione, le regole per portarli in giro, soprattutto se all'estero sono da rispettare, per non correre il rischio di dover tornare indietro. O, ancor peggio, di non poter poi rientrare in Italia.


La prima cosa importante da controllare è che i documenti di cane e gatto siano in regola. Per l'Unione Europea, per esempio, è obbligatorio portare con sé il passaporto (rilasciabile solo a partire dall’età di tre mesi compiuti), che viene regolarmente concesso dalle Asl e che è necessario per tutelarsi dai rischi sanitari: il documento contiene nome, sesso, peso, data di nascita, altezza al garrese, colore del manto e razza. Per farlo per la prima volta (dopo 21 giorni dalla vaccinazione antirabbica) ci si reca nella propria Asl di riferimento, con un certificato di buona salute. In alternativa, si può portare con sé l’animale, perché sia visitato sul luogo. Il rinnovo, invece, è automatico, se si è effettuato il richiamo dell'antirabbica.

Se ci si reca in uno dei Paesi fuori UE, per il rientro in Italia bisogna attenersi alle stesse regole che devono seguire i turisti che arrivano da quel Paese estero. Per l'entrata da Paesi terzi, come, per esempio, Cambogia, Cina, India, Nepal, Sri Lanka, Cuba, Guatemala, Honduras, Maldive, Madagascar, Seychelles, Sud Africa, Thailandia, etc, è necessario avere tutte le vaccinazioni, il documento di identificazione e l'antirabbica fatta. Se il cane o il gatto non dovessero avere i documenti necessari, verrebbero tenuti in "quarantena" in appositi luoghi dedicati degli aeroporti. Attenzione, però, perché anche di questo bisogna informarsi prima: l'aeroporto di Roma Fiumicino, per esempio, non ha l'area dedicata e, in un caso come questo, l'animale verrebbe rispedito al Paese d'origine.

Un altro elemento di attenzione conviene rivolgerlo alla razza, perché purtroppo in alcuni Paesi determinate tipologie non vengono accettate. Oppure vengono accolte solo in presenza di ulteriori attestati. Infine, per i cuccioli sotto i 3 mesi non è necessaria la vaccinazione, ma il conduttore deve poter dimostrare che il cane o il gatto ha vissuto nel luogo di nascita e non ha mai avuto contatti con animali potenzialmente contagiosi. Il veterinario attesta questa condizione in un certificato e ogni Paese ha il diritto di rifiutare l'ingresso di un cucciolo sotto i 3 mesi (per esempio, in Francia, Gran Bretagna, Irlanda e Svezia).

Il Passaporto UE è valido per i seguenti Stati: Austria, Isole Faroe, Irlanda, Polonia, Azzorre, Finlandia, Italia, Portogallo, Francia, Isole Vergini Britanniche, Lettonia, Isole Réunion, Belgio, Guyana Francese, Lituania, Slovacchia, Germania, Lussemburgo, Slovenia, Ceuta e Melilla, Gibilterra, Spagna, Cipro, Grecia, Malta, Serbia e Montenegro, Svezia, Rep. Ceca, Groenlandia, Martinica, Gran Bretagna, Danimarca, Guadalupa, Estonia, Ungheria, Olanda. Per informarsi su tutti i controlli e le attestazioni necessari, potete visitare il sito www.dogwelcome.it; per informazioni sui Paesi non indicati sopra, potete mandare una mail all'indirizzo info@dogwelcome.it.

Stefania Marchisio
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