01/10/2010
In ottobre visite dentistiche gratuite (con trattamento
sbiancante professionale) da prenotare al numero 800800121
Per avere un bel sorriso cominciamo dalla prevenzione
In ottobre, per il trentesimo anno consecutivo, ANDI (Associazione Nazionale
Dentisti Italiani) - la maggiore e più autorevole associazione di
odontoiatri con 23 mila iscritti - rinnova l'appuntamento con il Mese della
Prevenzione Dentale offrendo alle famiglie la possibilità di effettuare
gratuitamente una visita di controllo, da prenotare al numero verde
800800121 (dalle 9,30 alle 22,30).
Il Mese della Prevenzione Dentale è di fatto l'unico programma di prevenzione odontoiatrica attivato sull'intero territorio nazionale che
permette a tutti i cittadini di effettuare gratuitamente una visita di
controllo annuale. Anche grazie a questa iniziativa e all'efficacia del
modello assistenziale basato sul dentista libero professionista, oggi la
salute orale degli italiani è fra le migliori in Europa. "Non bisogna
tuttavia abbassare la guardia, continuando ad investire sulla prevenzione,
in particolare quella dei più piccoli" dice il presidente dell'ANDI, Gianfranco Prada.
La visita di controllo sarà l'occasione per valutare lo stato di salute
orale di tutta la famiglia, ricevere consigli su misura per ognuno dei
componenti e, quest'anno in particolare, effettuare un trattamento
sbiancante professionale, se il dentista lo ritiene praticabile.
Sono 13 mila i dentisti ANDI che aderiscono al Mese della Prevenzione Dentale, cui quest'anno aderiscono 13 mila dentisti.
Gli italiani ormai sanno che prevenire è meglio che curare e che effettuare una regolare visita di controllo è indispensabile non solo
per curare i disturbi del cavo orale ma soprattutto per evitare che
insorgano complicanze più importanti che possono anche compromettere la
salute più in generale. Perché il modo migliore per conservare un sorriso
sano e bello è proprio la prevenzione, a cominciare da piccoli.
In occasione della scorsa edizione del Mese della Prevenzione Dentale i
dentisti ANDI, attraverso un semplice questionario, hanno raccolto
informazioni sulle abitudini di igiene orale dei pazienti più piccoli che
hanno effettuato la visita di controllo. Hanno così scoperto che il 25 per
cento lava i denti meno di una volta al giorno e addirittura il 94 per cento
lava i denti da solo, ossia senza la presenza di un genitore che possa
supervisionare. Per quanto riguarda invece le visite odontoiatriche,
nell'ottobre scorso l'84 per cento dei più piccoli non aveva mai
precedentemente effettuato una seduta dal dentista.
In trent'anni la regressione della carie è stata continua e consistente, ma
il fenomeno può invertire la sua tendenza positiva (come accaduto in altri
Paesi industrializzati), in ragione della variazione di uno dei tre fattori
che ne determinano la comparsa, individuati già nel 1962 da Keyes: 1)
presenza nel cavo orale di flora batterica cariogena, 2) dieta ricca di
carboidrati fermentabili, 3) ridotte difese dell'ospite.
Da questo punto di vista, la situazione italiana non sembra particolarmente confortante:
assunto che i batteri responsabili della carie sono naturalmente presenti
nella nostra bocca (primo fattore), c'è da considerare che i ceppi rinvenuti
nella saliva dei bambini sono gli stessi rinvenuti in quella delle loro
madri. Esiste, quindi, una correlazione tra le condizioni di igiene e di
salute orale nelle madri e lo sviluppo di carie dentali nei figli, ed è
anche dimostrato che è possibile contrastarla attraverso l'assunzione di
fluoro durante la gravidanza.
Per quanto riguarda invece il secondo fattore, è evidente che l'alimentazione scorretta di molti bambini - che hanno larga disponibilità di cibi e bevande zuccherati - favorisca l'attività dei batteri della carie e ne aumenti la presenza, introducendo carboidrati
fermentabili in eccessiva quantità. Numerosi studi clinico-epidemiologici
hanno infatti messo in relazione proprio il consumo di zuccheri fermentabili
con l'aumento della carie.
Infine, in merito al terzo fattore, la situazione appare ugualmente deficitaria: se da un lato il generale miglioramento delle condizioni economiche rispetto a trent'anni fa rende disponibile ad una fascia più ampia della popolazione l'accesso a strumenti di igiene orale e cure odontoiatriche, le abitudini di pulizia dentale e di prevenzione dei
bambini (e delle loro madri in gravidanza e dopo) appaiono insufficienti.
Basti pensare che in Italia ci si lava in media i denti solo 1 volta al
giorno (in contrasto con il suggerimento di farlo almeno 2 volte dato dal
ministero della Salute e dai dentisti), che si sostituisce lo spazzolino
solo 1,2 volte all'anno (contro la necessità di farlo almeno 4 volte) e che
si inizia a lavare i denti solo a 7 anni, mentre la media europea è di 4
anni.
Emilia Patruno