15/04/2010
Maria Luisa Brandi, docente di endocrinologia e malattie del metabolismo a Firenze.
Si nasce come si nasce, ognuno con il suo Dna, ognuno con il suo "patrimonio" di ossa. Come diventeranno, poi, queste ossa (fino al picco di massa ossea possibile, intorno ai 25 anni), come si possano rinforzare perché non si ammalino o siano al loro meglio, le nostre ossa, è anche responsabilità nostra.
Se dunque avete risposto in maniera corretta ad almeno i due terzi delle domande che vi proponiamo nel test a corredo di questo servizio, potete ipotizzare di saper amministrare in maniera corretta la vostra importante "dote ossea". Lo spiega con entusiasmo la professoressa Maria Luisa Brandi, docente di endocrinologia e malattie del metabolismo all'Università di Firenze, presidente della Fondazione Firma-Raffaella Becagli che, con il supporto di Amgen Dompé, ha ideato e messo in moto un progetto educativo pilota di prevenzione molto simpatico e intelligente.
Prevenzione davvero primaria perché fatta con bambini delle elementari. Il progetto, che utilizza una simpatica mascotte, Mister Bone ("Signor Osso") è partito lo scorso novembre da Firenze con 300 bambini di quarta e quinta elementare, ma è stato presto adottato da altri (per esempio dal sindaco di Fermo, un medico ortopedico, che nei prossimi lo applicherà nella sua città), e ci si augura che in futuro faccia parte delle buone iniziative nazionali in tema di salute.
Il programma è attuato attraverso un corso semplice ma efficace riguardante l'anatomia, la vita e la crescita delle ossa; ci sono questionari per capire le abitudini alimentari dei bambini; "attrezzi" a disposizione (calendari su cui annotare, giorno per giorno, con figurine adesive, le scelte a tavola e l'eventuale attività fisica; opuscoli per i genitori, con incontri formativi dedicati a loro e un "crucipuzzle" a tema per i bambini, DVD con informazioni, giochi. Un sito Web su cui giocare, informarsi, pensare, convincersi. (www.misterbone.it). E vivere al meglio, con ossa forti, il più possibile sane.
Gli obiettivi del progetto consistono essenzialmente nella necessità di assicurare alle nostre ossa un buon futuro. Dice la Professoressa Brandi che "per i bambini bastano un pezzetto di parmigiano al giorno e due tazze di latte. Per gli adolescenti bisogna aumentare le dosi perché il fabbisogno di calcio è di 1200 milligrammi al giorno (non solo latte o formaggi ma yogurt o gelati...)". E poi c'è l'attività fisica: camminare, correre, saltare la corda. In questo modo, oltre che a preoccuparci (giustamente) del sovrappeso, della salute dei denti, potremo ovviare anche ai (futuri) problemi di osteoporosi.
Con il termine osteoporosi si intende una condizione per cui lo scheletro è soggetto ad un maggiore rischio di fratture, in seguito alla diminuzione di massa e alle modificazioni della microarchitettura delle ossa. "Aumentare la conoscenza delle nostre ossa, di come "tenerle al meglio" e di come alimentarsi in maniera migliore per circoscrivere un problema che spesso ci si trova ad affrontare in menopausa o perché si è fumatori o semplicemente perché le nostre ossa invecchiano e ci espongono a fratture in età più avanzata.
Emilia Patruno