Juan Les Pins
Certi luoghi sono immediatmente identificabili come simboli di un'epoca:
monumenti, palazzi, piazze, edifici pubblici, mattoni, pietre, colonne
e affreschi ci parlano dei personaggi che hanno tessuto la storia,
delle atmosfere del tempo che fu, delle epoche passate che ormai
affiorano soltanto nel cinema o nei romanzi.
Poi ci sono gli hotel
leggendari, questi coacervi esclusivi di atmosfere e di svariata
umanità, ognuno dei quali ha vissuto la propria "età dell'oro" ed é
entrato di diritto fra i protagonisti di un'epoca.
l'Hotel Belles
Rives di Juan Les Pins sulla Costa Azzurra, é sicuramente fra questi.
Acquistato nel 1929 dalla famiglia Estène e oggi proprietà di Marianne
Estène Chauvin, erede della famiglia, questo gioiello Art Déco fu la
residenza estiva dello scrittore Francis Scott Fitzgerald e della moglie
Zelda.
Qui, il celebre autore scrisse il suo quarto romanzo, "Tenera é la
notte", un inno agli "Annés Folles", il decennio Venti- Trenta, per
tutta quella generazione di Americani innamorati della vecchia Europa,
che vedevano Parigi, Roma e la Costa Azzurra come un Olimpo per
creature un po'magiche. E qualcuno, da quelle parti, immortale lo
divenne davvero, almeno nella fama.
Fitzgerald, ad esempio. Ci fu un
tempo in cui gli Americani non pensavano ancora ad esportare catene di
fast food, basket shoes e talvolta, concetti sui generis di
democrazia. Fitzgerald seppe dipingere con maestria il mondo della
comunità artistica internazionale che bazzicava la Francia negli anni
del Charleston, della musica di Cole Porter, delle feste interminabili
scandite ai ritmi di gioia e al tempo stesso decadenza, dei passi
incerti di una generazione fragile, assalita da un indefinibile mal di
vivere.
Quegli anni furono un fuoco d'artificio partito dai cannoni
arrugginiti della Prima Guerra Mondiale e destinato a spegnersi
all'affacciarsi della Seconda. Come ben si può leggere nel "Grande
Gatsby" o in "Tenera é la notte" di Fitzgerald, o ancora in "Festa
mobile" di Hemingway, vigeva il carpe diem, interpretato come un
disperato amore per l'"adesso e subito". Una gioventù stretta tra uno
ieri tragico e un domani minaccioso, sceglieva l'opzione edonista di una
vita coniugata solo al presente.
"Tenera é la notte" prese corpo qui, nelle stanze soprattutto popolate
nottetempo, da Picasso, Rudolph Valentino, John Dos Passos, Jean
Cocteau e dall'onnipresente Hemingway. Nei saloni art déco
impreziositi da dipinti cubisti, nei viali del giardino affacciato
sul Mediterraneo e sull'arcipelago delle Lerins, si muoveva spesso la
coppia dei Murphy, Gerald e Sara, due miliardari americani rifugiati
in Europa per sfuggire alle convenzioni famigliari e a un destino
segnato di studi a Yale e carriere imprenditoriali. Nelle pagine di
"Tenera é la notte", Fitzgerald si ispirò alla coppia per descrivere i
protagonisti, Dick e Nicole Diver.
Quest'anno, Marianne Estène Chauvin, proprietaria dell'hotel, ha
creato il Premio Letterario dedicato al leggendario autore americano.
La prima edizione é stata vinta da Jonathan Dee, scrittore e
giornalista per il New York Times Magazine.
Oltre ai premi
"ufficiali", per il vincitore c'era in serbo una sorpresa originale:
una notte da trascorrere in quella che fu la camera di Francis Scott
Fitzgerald, col sottofondo della musica suonata fino all'alba da
un'orchestra al piano di sopra. Era uno dei desideri dello scrittore,
immaginato una delle tante sere trascorse nella villa di Juan Les Pins,
dopo una delle tante litigate con l'impetuosa moglie Zelda.
Show must go on. Lo show deve continuare.
Hotel Belles Rives Juans Les Pins - Cap d'Antibes
La curiosità:
Il molo per l'attracco delle barche al Belles Rives fu
il set per la sigla di "Attenti a quei due" serie tv cult di
spionaggio con protagonisti Tony Curtis e Roger Moore.
Pubblicato il 27 luglio 2011 - Commenti (1)