Estate, un tempo per lo spirito

L'Abbazia di Montecassino invita i giovani a fare un'esperienza, gratuita, di comunione fraterna con i monaci. Per i turisti, visite guidate alla cella di san Benedetto.

18/07/2011
Veduta panoramica dell'Abbazia di Montecassino
Veduta panoramica dell'Abbazia di Montecassino

Tre giorni in monastero: dal 19 al 23 agosto l’Abbazia di Montecassino (Frosinone) offre la possibilità di fare un’esperienza di spiritualità ai ragazzi fra i 18 e i 35 anni di età. I giovani (solo maschi) potranno condividere i ritmi della preghiera, del lavoro e della comunione fraterna insieme ai monaci benedettini, per compiere un cammino di ricerca interiore. La partecipazione è totalmente gratuita. Per informazioni rivolgersi a don Luigi Maria Di Bussolo, tel. 0776/31.15.29 oppure  e-mail: nov.montecassino@gmail.com.

Famiglie e gruppi possono invece vistare l’Abbazia ogni giorno, al mattino dalle ore 8.30 alle 12.30, di pomeriggio dalle ore 15.30 alle 18 (d’estate). I visitatori sono pregati di ricordarsi del carattere sacro del luogo in cui si trovano e quindi di mantenere un comportamento austero e raccolto, evitando di parlare ad alta voce e di far rumore nei chiostri. Nel visitare la chiesa non è permesso: entrare in abito sconveniente nel luogo sacro; fare fotografie con il flash; fumare nei chiostri.

Per avere informazioni e spiegazioni sull’importanza religiosa e culturale dell’Abbazia di Montecassino ci si può rivolgere alla cooperativa “Il sentiero”. Le loro guide accompagnano il turista alla scoperta dei chiostri, dei piccoli e grandi tesori d’arte della Basilica e degli angoli più nascosti, antichi e suggestivi del Monastero, normalmente non accessibili al visitatore.

L’autorizzazione esclusiva concessa dalla comunità monastica alla cooperativa “Il sentiero” le consente di far visitare oltre ai chiostri e alla Basilica, anche la parte più antica del Monastero, sopravvissuta alla distruzione del ’44, altrimenti chiusa al turista, dove c’è la cella di san Benedetto.

www.montecassino.it
www.ilsentierocoop.it

Rosanna Precchia
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Postato da Paola Morgigni il 20/07/2011 11:27

DARE UN SENSO ANCHE ALLE VACANZE Gesù va in riva al mare, preferisce luoghi all'aperto, s'immerge in meravigliosi posti naturali, sceglie delle "mete turistiche" raggiungibili dalle folle. Il Signore è in spiaggia. In questo tempo di vacanze, possiamo immaginarlo con l'acqua delle onde che gli accarezzano i piedi, mentre il cielo sereno splende sul suo viso, abbronzato, dopo tante ore trascorse davanti ad un'altra marea, quella fatta di gente che lo ha raggiunto per sentirlo parlare. Lui non fugge dinanzi al "pericolo" di essere sommerso dalla calca, non si sottrae al suo compito: far comprendere, attraverso le parabole, la via interiore per vivere il regno di Dio. Il Signore, con semplicità, dinanzi alle persone che continuano ad arrivare, sale su una barca e prosegue il racconto delle sue "metafore educative". Le sue parole, pronunciate con autorità, giungono chiare e forti sulla riva. Le persone che vogliono ascoltarlo cercano di mantenere il silenzio, per non perdere neanche una sua parola. Alcuni di loro accolgono gli insegnamenti di Gesù, proprio come quel "terreno buono" di cui Cristo riferisce nella parabola. Essi sapranno in seguito compiere quella parola, realizzare dei frutti di bene e d'amore, operare dei gesti di conversione per vivere nelle loro anime un po' di "paradiso terrestre". Ricordando questa scena evangelica, forse quest'estate, potrà accadere anche a noi di sentire, fra i rumori della festosa tribù del popolo delle spiagge, un improvviso desiderio di silenzio e di pace ... e potremo, così, cogliere l'occassione per ascoltare la voce di quell'Uomo, che ci attende in riva al mare, per aiutarci a comprendere il senso delle cose ... fra le onde e i serfisti, sotto un sole cocente e tanta crema solare, coperti dagli ombrelloni mentre tanti corpi si scoprono esibendosi, durante una pausa di vento che spezza una terribile afa ... sì, speriamo sia un vento interiore che interrompe il rischio di vivere un'asfissiante afa esistenziale.
Paola Morgigni

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