Autismo, una giornata per conoscerlo

Oggi è la Giornata mondiale dell'autismo indetta dall'Onu. Un bambino ogni 170 ne è affetto. L'iniziativa mira a sensibilizzare di più l’opinione pubblica e la politica sulla malattia.

02/04/2012

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha fissato per oggi, lunedì 2 aprile 2012, la Giornata Mondiale dell’Autismo. Nata con l’idea di sensibilizzare sempre più e meglio l’opinione pubblica e la politica sociale degli Stati, simile ricorrenza prende le mosse dai dati preoccupanti di numerose e recenti ricerche.

Il disturbo autistico, infatti, è in continuo aumento: 1 bambino ogni 170 nati ne risulta affetto. Ma cosa si intende esattamente per autismo o per disturbo dello spettro autistico? Senza ombra di dubbio parliamo di una tra le patologie più complesse dell’età evolutiva. E, benché la sua causa non risulti ancora definita con certezza, l’ipotesi più accreditata, tra clinici e ricercatori di diversa formazione, riconosce un’origine genetica con impronta neuro-biologica.

Le principali difficoltà che incontra un bambino autistico fanno riferimento all’area della competenza sociale (uso distorto dei comportamenti non verbali, della reciprocità nella relazione e della condivisione emotiva), alla qualità della comunicazione e alla presenza di comportamenti insoliti, come, per esempio, le stereotipie e i manierismi. Ne risultano influenzate, dunque, sia le dimensioni cognitive sia quelle affettive, con la conseguenza di rendere molto complessa ogni forma di comunicazione tra l’adulto e il piccolo autistico.

La formulazione della diagnosi, tuttavia, non è sempre tempestiva. Anzi, secondo quanto emerso dall’indagine La dimensione nascosta delle disabilità, condotta dal Censis e presentata lo scorso febbraio, ben il 45,9% del campione coinvolto ha dovuto attendere tra 1 e 3 anni per ottenere la diagnosi, mentre il 13,5% ha aspettato anche più di 3 anni. Gli studi pubblicati nel corso degli ultimi anni hanno sottolineato, al contrario, la necessità di intervenire il prima possibile con la formulazione della diagnosi e con l’impostazione di un percorso terapeutico rivolto al bambino, coinvolgendo da subito i genitori. Ciò per non lasciarli soli nella “presa in carico” di una malattia così complessa e difficile da gestire.

La Giornata Mondiale dell’Autismo vuole ricordare, accanto alla gravità del problema, che questi bambini non sono “inferiori” agli altri. Sono solo un po’ diversi! Ecco perché non vanno “sistemati” in un ghetto separato. Al contrario, vanno accolti per la bellezza interiore che possono trasmetterci, compresa la loro nota e sregolata “genialità”. Sollecitate da queste motivazioni, diverse associazioni distribuite sul territorio italiano hanno organizzato numerose attività di sensibilizzazione. Tra queste, ricordiamo la presentazione del film Temple Grandin. Una donna straordinaria (lunedì 2 aprile, ore 09:30, Cinema Barberini in piazza Barberini a Roma), storia di una ragazza autistica che racconta di essere diventata una scienziata proprio grazie a questo disturbo (a cura dell’Istituto di Ortofonologia, IdO, e dell’associazione Divento Grande Onlus di Roma); e, infine, l’inaugurazione del secondo Centro del progetto Facciamo Breccia (sempre lunedì 2 aprile 2012, ore 11:00, Via Giambattista Soria, 13 – Roma), con la collaborazione dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù, dell’Associazione Una breccia nel muro e dell’Opera Don Calabria.

Simone Bruno
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Postato da dioclau il 02/04/2012 18:49

L'autismo si può curare con Integratori Alimentari 100% Naturali ovvero estratti e concentrati di frutta e verdura (NUTRILITE è leader mondiale ed unica certificata 100% biologica). Complesso B, Ferro con Acido Folico, Vitamina C, Vitamina E, Calcio e Magnesio. Lasciate stare le medicine, tutto ciò che viene ingerito di origine farmaceutica poiché non è un alimento viene combattuto con la produzione di anticorpi, con danni anche rilevanti per la salute.

Postato da sun il 02/04/2012 08:59

AUTISMO La CNN il 30 marzo scorso ha evidenziato che in America, giorni fa è stato statisticamente provato un raddoppio preoccupante e significativo di casi di autismo negli ultimi 6 anni. Speriamo in una nuova terapia certo ma io temo sia difficile visto che non sono state ancora definite espressamente le cause (ambientali o genetiche). Io so soltanto che non è affatto facile ogni giorno stare con un bimbo, un ragazzo autistico accanto. Sopportare i suoi rituali, le sue manie (per esempio, se termina l'inchiostro nella sua penna è un guaio perché una identica non la accetta!) i suoi continui suoni con a voce, il suo dondolarsi, il suo rifiuto di andare in luoghi al lui sconosciti o di usare oggetti che non sono a lui familiari. Ci vuole amore e pazienza, non pazienza e amore. Un giorno magari saremo al settimo cielo quando lui avrà accettato una nostra carezza. Questo è poco. E' pochissimo. Ma è meravigliosamente tanto per lui e per noi. Luna Mataloni

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