Caro Fazio, su quelle sedie...

Dopo la partecipazione della coppia di omosessuali a Sanremo, alcuni suggerimenti al conduttore sui prossimi ospiti: un padre senza lavoro, un anziano con la pensione sociale...

13/02/2013
La coppia omosessuale al Festival di Sanremo di ieri sera (Ansa).
La coppia omosessuale al Festival di Sanremo di ieri sera (Ansa).

Caro Fazio, abbiamo visto, anzi letto, ieri sera nel tuo Sanremo dai toni educati e persino delicati, la storia dei due ragazzi che si amano e che non possono coronare il sogno del matrimonio in un Paese dove questo non è possibile. E ora ci chiediamo quali altre situazioni “difficili” ci racconterete questa e le prossime sere, e vorremmo suggerirne alcune.

 

Su quelle seggioline potreste far sedere un padre rimasto senza lavoro. Ce ne sono tanti, tantissimi, non sarà difficile trovarne uno, anche se dovrete aggiungere un posto o più posti a tavola perché, sai com’è, arriverà con la moglie e i figli, uno, due, pensa che c’è chi ne ha anche di più… La loro storia, raccontata in quel modo silenzioso, ma efficace e commovente, esponendo i cartelli, potrebbe cominciare anche lì con l’inizio di un amore e il matrimonio e poi continuare con l’arrivo di quei bambini da crescere, educare o più semplicemente da sfamare in un Paese in cui nessuno pare vedere che, tanto per stare al livello minimo, apparecchiare la tavola per uno, due o per quattro o cinque non è la stessa cosa...

 

Ma non preoccuparti per le sedie. Ne può bastare una sola, su cui accomodare un anziano con la pensione sociale. Uno di quelli forse più emarginati e misconosciuti rispetto a chi ha dalla sua la simpatia spesso selettiva delle battaglie dei diritti “nuovi”. I suoi cartelli forse porterebbero scritte meno romantiche (e persino a rischio di sfigurare nei salotti bene, appassionati dei diritti che vanno di moda), come il costo di un ticket per l’ecografia  o l’acquisto di un pannolone per l’incontinenza.

 

Non vuoi invitare un anziano? Scegli un giovane, uno di quelli che non studia più e non lavora ancora.  Anche in questo caso non avrai bisogno di cercare a lungo e sul suo cartello potrà parlare di un Paese che ha sdoganato tutto, persino le serate dove i vecchi ricevono sorrisi (e altro) a pagamento e i genitori sono tentati dal sogno brillantinato di una figlia velina, piuttosto che da quello di una volenterosa maestra; un Paese, ancora, che non riesce a far vedere non diciamo il futuro, ma nemmeno il presente a chi, anche dopo i trent’anni, viene mantenuto dai genitori.

 

Ci rendiamo conto che ti rimarrebbe una sola serata e, te lo concediamo, sono proprio poche se volessi raccontare tutte le storie “a cartelli” che, credici, toccherebbero il cuore tanto quanto, e forse di più, della "tua" prima storia, considerato quanti si sentirebbero riconosciuti in queste  situazioni (non stiamo qui a citarti gli ovvii riferimenti statistici…). Una famiglia in cui sta soffrendo un malato? Un’altra in cui silenziosamente e senza ribalta ogni giorno ci si prende cura – nel disinteresse del mondo della comunicazione e della politica  - di un disabile? Oppure potresti chiamare una donna, una alle prese con quella che forse è la più grande decisione che una persona possa prendere: decidere il destino dell’altra persona che sta crescendo dentro di te. C’è da scommettere che le potrebbe essere sufficiente un cartello: “Noi due da soli non ce la facciamo, aiutateci!”.

 

E sai qual è, caro Fazio, il problema vero? Che per tutti loro, semmai se lo potessero permettere, non basterebbe neppure scappare a New York.

 

 

Renata Maderna
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Postato da guzzi il 19/02/2013 21:50

Se la Chiesa, posta sulle solide basi della sacra scrittura e la tradizione, se il Papa, coram populo, poco prima della ricorrenza del Natale, hanno ri-affermato le già note posizioni riguardo alla sessualità umana, perché ostinarsi ad assumere atteggiamenti "modernisti", politicamente corretti, scioccamente pseudomondani? Prego, rileggetevi il succitato discorso del Papa.

Postato da francesco Cottone il 19/02/2013 21:03

leggo con ritardo. se avessero problemi di pane e tetto, penserebbero al letto?

Postato da giogo il 19/02/2013 17:21

Martinporres...appunto siete tanti e in buona compagnia...anche in una mandria di bufali inferociti sono tanti....ma bufali rimangono.Saluti

Postato da diemme il 18/02/2013 22:07

haha, insomma se scoprissimo che tra i cantanti o tra gli ospiti ci fosse stato un pensionato allora le violazioni della par condicio salirebbero a due...visto che è un tema occulto del programma del partito dei...

Postato da lettore02 il 18/02/2013 17:15

martinporres il 18/02/2013 13.55 diffatti il mio commento non riguarda Sanremo

Postato da martinporres il 18/02/2013 13:55

Per lettore02, Sanremo è il festival della canzone, tutto il resto non c'entra. Per giogo, leggendo quello che scrivi mi sembra che i talebani della Bussola quotidiana sono in buona compagnia.

Postato da diemme il 18/02/2013 03:00

questo articolo non è un articolo

Postato da lettore02 il 17/02/2013 23:07

Ho sempre pensato che una legge contro l'omofobia avesse poco senso in un paese che di problemi gravi ed urgenti ne ha a iosa e che tutto sommato poteva essere un problema circoscritto a delle frange marginali di una destra polulista che usa l'argomento omosessuale in funzione propagandistica di facile presa. Ero convinto che un educazione al rispetto del diverso fosse nel dna della nostra società cristiani compresi. Ora ho dei grossi dubbi se anche nella redazione di FC si ritiene questo un fastidioso problema secondario da risolvere al massimo con la magnanimità con il pudore meglio ancora con linvisibilità. C'e da sperare che tutte le coppie gay siano ben fornite di denari, non vorrei mai che si debbano rivolgere a FC

Postato da giogo il 16/02/2013 15:41

Amico Martinporres ma cosa vai dicendo!!...violata la par condicio?? di chi??...l'amico B la par condicio la viola tutti i santi giorni con le SUE TV PRIVATE...o no? Di questo non te ne accorgi?????Vedi di leggere un po meno i talebani della Nuova Bussola.Saluti

Postato da santrev il 15/02/2013 19:10

E' facile prendersela con Fazio. Forse sarebbe più complicato prendersela con i cattolici, soprattutto se politici. Li abbiamo visti in passerella ai vari meeting di Rimini, pronti per guadagnarsi lo scranno parlamentare. Che cosa hanno fatto costoro in tutti questi anni? Della famiglia, dei giovani, del lavoro, dei pensionati, per non parlare dei portatori di handicap, che cosa hanno fatto costoro? Non ci si deve meravigliare se Fazio si dimentica di qualche realtà infelice. La meraviglia dovrebbe sorgere semmai dai rappresentanti politici marchiati come cattolici che da anni occupano inutilmente le poltrone parlamentari. Questi, che potrebbero decidere in concreto delle sorti di tutti noi, che fanno? NULLA. Basta vedere Giovanardi, sottosegretario con delega alla famiglia che nei tre anni in cui si doveva invece occupare della famiglia, non ha fatto NULLA. E oggi abbiamo una grande rappresentanza della gerarchia della chiesa che addirittura lo supporta nella campagna elettorale definendolo difensore dei valori cristiani, solo perché si batte contro i gay e per essersi degnamente... battuto per l'IMU alla chiesa. E di quelle associazioni cattoliche come CL, quella che organizza il meeting di Rimini dove si parla di tante cose ma che in concreto non si combina nulla, ma dove si scelgono i politici cattolici da far salire sul carrozzone del successivo governo, non ci si vergogna? Poi scopriamo che i loro pezzi migliori si chiamano Daccó, e che non si battono né per la famiglia, né per nessuno di quelli di cui si dovrebbe occupare Fazio. Guardiamo a casa nostra, saremo più coerenti e credibili. Ma di questo, Renata Maderna, non si meraviglia. Ieri nel programma di Fazio ho ascoltato Roberto Baggio, persona per bene e che ammiro. Ecco queste sono le persone che non vedremo mai al meeting di Rimini, perché offuscate... dal codazzo di politici cattolici che cercano un'occupazione sicura. Da cattolico mi compiaccio invece con Fazio per avermi fatto conoscere un personaggio così straordinario e che, se anche non cristiano, merita stima ed affetto.

Postato da martinporres il 15/02/2013 18:37

Viene violata la par condicio, in campagna elettorale, perché, come è noto, il matrimonio fra omosessuali è nel programma di Nicki Vendola, programma oltre che politico anche esistenziale, infatti afferma che vuole sposarsi con il suo uomo.

Postato da Mithril il 15/02/2013 17:30

Gentile Signora Maderna Mi permetto di criticare il suo articolo, che vuole esprimere posizione per altro già espresse altre volte da parte sua rispetto alla "questione omosessuale". Come già espresso dal Sig Punzi, trovo assai poco pertinente accostare la situazione delle due persone apparse a Sanremo con quelle da lei descritte (i poveri, il disoccupato, il pensionato ecc...) Innanzitutto, queste ultime categorie si trovano in una condizione disagevole non per loro scelta, ne per una imposizione o un divieto delle Stato. Al massimo si potrà obiettare che lo Stato non fa abbastanza per loro, e potremmo essere tutti d'accordo su questo. Ma agli omosessuali, è lo Stoto stesso che NEGA la possibilità di costruire una relazione stabile, con i diritti e i doveri che essa comporta sia verso il compagno che verso la società. Perché, forse le parra incredibile, ma anche gli omosessuali possono avere un ruolo attivo e costruttivo nella società, al pari dei single per scelta o per condizioni non volute, dei peinsionati, dei disoccupati, dei padri separati e delle coppie eterosessuali sterili. Per quanto riguarda la "par condicio" da lei invocata nell'occupare le seggiole di sanremo, bhe, Lei ha ragione: gli argomenti che lei cita sono assolutamente importanti e degni di rilievo. Però mi piacerebbe che persone come Stefano e Federico un giorno potessero portare la loro testimonianza e spiegare le loro ragioni, in modo pacato e civile, anche sulle sedie di TV Sat o Telenova (dove gli altri argomenti hanno - giustamente -molto spazio). PS: proprio oggi, ho letto su FC le allucinanti lettere di protesta da parte di lettori cristiani per le righe di p. Lorenzetti e per la pubblicità istituzionale apparse su FC nr2. Devo dire che sono rimasto piuttosto basito dalla violenza dei toni usati da quei lettori, a dimostrazione che di strada, per quanto riguarda la lotta all'omofobia fuori e dentro la Chiesa, ce n'è ancora parecchia da fare.

Postato da giogo il 14/02/2013 16:01

Una cosa sola vuoi sapere per chi la pensa come te.... ma certo "Lauretta" puoi sempre votare il migliore da 150 anni....LUI si lui il bunga-piduista bravo pater familis con allevamento in proprio di educande ben retribuite alle Olgettine(consiglio buono anche per Guzzi)...ecco l'errore di Fazio LUI doveva invitare che in TV NON si vede mai quel sant'uomo!!Alcuni lettori han la memoria corta perchè in altre edizioni del festival il Fazio ha invitato Dulbecco,Gorbaciv,e altri illustri personaggi

Postato da Gaetano Punzi il 14/02/2013 15:39

Cara Maderna, lei ha dipinto un mondo a compartimenti stagni. Da un lato, gli omosessuali con le loro "futili pretese", dall'altra i poveri, i malati, i disoccupati. Come a suggerire una separazione netta tra privilegiati da un lato, e afflitti dall'altro. Nella vita di tutti i giorni, però, le persone omosessuali hanno gli stessi problemi degli altri. Un disoccupato, anche padre, può essere omosessuale. Un pensionato povero può essere omosessuale. Ci sono figli omosessuali che assistono i genitori. E madri omosessuali alle prese con gravidanze tormentate. Possono sembrare storie incredibili, ma le basta uscire dal suo ufficio per imbattersi in storie "incredibili" come queste. E vere. Agli omosessuali in Italia è negato l'accesso al matrimonio. E non tutti possono andare a sposarsi a New York. Lei può benissimo ignorare l'istanza di chi vuole sposarsi. Ma contrappore le aspirazioni degli omosessuali ai bisogni dei poveri e dei malati è un trucchetto retorico non degno di una testata che si definisce cristiana. Le banalizzazioni populiste non fanno onore alla storia e alla rispettabilità di Famiglia Cristiana.

Postato da LAURETTA CAPPELLO il 14/02/2013 10:20

Brava Renata! Hai scritto un articolo eccezionale ! Condivido in pieno . Una cosa sola, pero' vorrei sapere; chi deve votare oggi una persona che la pensa come noi? Grazia.

Postato da carlo Principe il 14/02/2013 10:09

Stavolta non posso non essere d'accordo con questo intervento che sottintende la denuncia della natura puramente ideologica di un Fazio che vorrebbe porre in rilievo una situazione del tutto irrilevante di fronte agli enormi problemi in cui versa la famiglia in italia. A cominciare dalla denatalità, la più bassa nel mondo, che rende irresponsabile, oltre che grottesco, chi vorrebbe presentare come socialmente importanti i presunti diritti di una coppia di omosessuali che per sua natura è sterile.

Postato da didachus il 14/02/2013 08:51

Proprio non riusciamo ad essere seri, neppure una volta. Neppure per sbaglio. Mi scuso se ci saranno delle parti forti in questo commento, ma sono infuriato. A parte il fatto che la coppia omosessuale ha "fatto politica a Sanremo" molto più di Crozza, penso due cose su questo episodio: 1. fanno bene ad andare a sposarsi negli USA; 2. Machissenefrega! Voglio dire: rispetto queste persone e i loro problemi (una goccia nel mare, comunque esistono); non posso accettare però che Sanremo abbia posato i riflettori proprio su questo. Sapete cosa avrei voluto? Che in studio ci fossero alcuni giovani dottorandi di ricerca o, come si dice, post-doc, che si alzassero per dire: "anch'io sarò costretto ad andare negli USA; non per sposarmi, ma per essere valorizzato come merito". Ne conosco tanti (lavoro con loro e per loro, tra gli altri), e so che tanti, troppi davvero DEVONO andare negli USA per trovare qualcuno che abbia voglia di scommettere su di loro per quello che valgono e non per chi conoscono, per chi votano, ecc. E certamente nella vasta platea di Sanremo non ce n'era nemmeno uno: anche volendo, non ne avrebbero il tempo. Non sono il primo a parlare di questo, che non è un problema, ma una vera PIAGA che IMPOVERISCE il nostro Paese in molti sensi. Cosa avrebbero fatto Dulbecco o la Montalcini, per fare due esempi noti, se fossero rimasti in Italia? Meglio non pensarci; in ogni caso, è storia. A me interessa lo scandalo dei Dulbecco/Montalcini di domani, che (forse) torneranno in Italia solo dopo aver ricevuto il Nobel, perché allora tutti avranno un tornaconto a incensarli e a sfruttarne l'immagine. E questo, vorrei sottolineare, non a causa di leggi dello Stato - che, tutto sommato, possono cambiare e risolvere certi problemi con una certa facilità. Tutto questo a causa di un assurdo, autolesionista, miope malcostume (mi sforzo di trovare eufemismi) contro cui anche il megliointenzionato dei legislatori può sperare di ottenere risultati, forse, a distanza di una generazione. Come diceva Planck, "le nuove teorie non prendono piede perché convincono i vecchi scienziati, ma perché i vecchi scienziati muoiono".

Postato da sorriso il 14/02/2013 01:39

Anche perché chi è povero non si può permettere di scappare a New York.

Postato da guzzi il 13/02/2013 21:46

Grazie, Renata Maderna, grazie....

Postato da Rodolfo Vialba il 13/02/2013 19:57

E per fortuna che c'è stato qualcuno (Berlusconi) che ha detto che questo Festival di Sanremo sarebbe stato un festival comunista. Se doveva o voleva esserlo dover parlare dei temi citati nel pezzo: il padre senza lavoro, i pensionati con la pensione al minimo, i giovani senza nulla, ne lavoro, ne studio, ecc., ecc., ecc. Credo che parlare di gay e matrimoni gay appartenga a quella che in un tempo non molto lontano si chiamava "cultura radical-scik", cultura che va molto bene, non a parole ma nei fatti, anche a Berlusconi e che non lo disturba affatto se viene presentata e proposta a Sanremo. Concordo pienamente con l'autrice di questo pezzo e mi associo alla richiesta che la Festival si parli dei temi citati e lo si faccia anche a costo di passare per comunisti sia chi richiede di parlarne che chi ne parla. Con Buona pace di chi come Berlusconi, vede i comunisti dietro ad ogni angolo

Postato da Elena K. il 13/02/2013 19:35

Ma è ovvio che nel corso di un programma di poche serate si facciano delle scelte. I casi, certo, gravi, che Lei cita sono per lo più correlati a scelte politiche di tipo socio-economico (il padre con figli, il pensionato, il disoccupato). La scelta di Fazio è stata invece orientata a portare l'attenzione su una questione di tipo squisitamente sociale e civile, a cui si può accostare solo l'ultimo esempio da Lei citato: il caso della famiglia con un malato da curare. A me è piaciuta la scelta di Fazio e la modalità con cui si è articolata.

Postato da giogo il 13/02/2013 16:46

Premetto che sono contrario ai matrimoni gay ed alle adozioni,al riconoscimento tipo pacs si! Una cosa però l'articolista ha dimenticato (volutamente?) che tutti i personaggi da Lei citati e non presenti a Sanremo,credo NON subiscano "l'umiliante omofobia" molto di moda nel nostro Paese,inoltre sono convinto che per questo motivo i due siano stati invitati...non è che dopo le aspre critiche ricevute,dai filotalebani della Nuova Bussola per la pubblicità antiomofoba pubblicata,vi sentite sotto attacco?? Saluti PS pregasi pubblicare post in tempi decenti,grazie

Postato da branda il 13/02/2013 15:02

Bruttissimo articolo per la disgustosa retorica e la totale mancanza di carità cristiana. Naturalmente ogni buon cattolico dovrebbe gioire per l'unione amorosa di due esseri viventi ed eventualmente mettere il becco solo se trattasi di cattolici, infatti per gli altri valgono solo le leggi (umanissime) delle società in cui vivono, le quali possono - anzi debbono - essere cambiate per tenere il passo coi tempi e con le libertà civili. Dunque ne abbiamo ancora tanta di strada da fare: guardiamo la trave nel nostro occhio, piuttosto!

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