Il fenomeno del gioco d’azzardo legale in Italia sta assumendo dimensioni amplissime, che investono ogni ambito di vita delle famiglie. Nel
2010 sono stati bruciati nell'azzardo di Stato dalle famiglie ben 61,4 miliardi di euro, mentre nella maggior parte dei settori i consumi sono calati a causa della ben nota crisi economica di questi anni, con una contrazione del mercato del lavoro che ha provocato fenomeni preoccupanti come l’aumento della disoccupazione e della precarietà.
Quando il gioco smette d’essere solo gioco e diventa compulsivo (come accade spesso con i
grattaevinci, le slot machine, il bingo e il gioco on-line), non solo la persona va incontro a tante sofferenze, ma tutta la famiglia ne è coinvolta. Non si tratta solo della perdita di denaro, ma del venir meno di valori, fiducia e relazioni: in sostanza, stiamo parlando della perdita della “persona” stessa.
Esperti del settore, psicologhe e psicoterapeute dell’ Associazione
And - Azzardo e Nuove Dipendenze hanno preparato, su invito del
Cisf - Centro Internazionale Studi Famiglia, un dossier che cerca di gettare luce sugli effetti collaterali spesso sottovalutati - di questo “business”, effetti che spesso non sembrano essere presi in considerazione ma che invece è il caso di osservare bene per poter meglio formulare le future politiche economiche, sociali e sanitarie del nostro Paese.
Il
dossier non si occupa dunque solo del giocatore,
ma anche dei loro partner, dei figli, delle donne giocatrici, degli immigrati e infine di come a volte solo strumenti di protezione di tipo giuridico, quali l’Amministratore di sostegno, possono efficacemente contrastare i danni incalcolabili che il gioco d’azzardo può provocare.