Istat, giù i redditi delle famiglie

Il Forum delle Associazioni Familiari in campo per una politica fiscale più family-friendly.

15/04/2010
Musine vuote per le famiglie in questi tempi. (THINKSTOCK)
Musine vuote per le famiglie in questi tempi. (THINKSTOCK)

L'8 aprile scorso l'Istat ha reso noto il 4° rapporto trimestrale su Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società. Il risultato, nonostante le molte dichiarazioni che si raccolgono qua e là sulla fine del tunnel della crisi, parlano ancora una volta di una conclamata sofferenza delle famiglie. Il reddito disponibile delle famiglie è diminuito del 2,8% rispetto al 2008 (dagli anni '90 non si avevano numeri simili), la propensione al risparmio è scesa a 14 punti (da 20 anni non era così basso). Il potere d’acquisto, che già lo scorso hanno era calato del 2,6% rispetto all’anno precedente, fa marcare un -0,2% rispetto al terzo trimestre 2009. Ovviamente si riducono anche i consumi: -1,9% su base annua e -0,1% rispetto al trimestre precedente.

  Flette anche la capacità di investimento delle famiglie, crollato all’8,8% (-0,7%). Al di là dei numeri il risultato per le famiglie a fine mese è il seguente: la crisi colpisce ancora, in Italia, e le famiglie riducono sia i loro risparmi che i loro consumi.

IL Forum delle Associazioni Familiari fa rilevare sul suo sito (www.forumfamiglie.org) che "Le famiglie ormai sono costrette, loro malgrado, a lasciare in eredità meno capitale e più debiti". Giova poi segnalare", prosegue il comunicato ufficiale, "un altro fattore gravissimo, segnalato dal recente Rapporto Cisf 2009 sul costo dei figli: il costo mensile complessivo (di accrescimento) medio di un figlio è pari a 798 euro, ma se si guarda il 20% di popolazione più povera questa cifra scende a 308 euro, cifra inferiore al costo medio di sussistenza (mantenimento), che è pari a 317 euro mensili. Questo significa che le famiglie più povere possono spendere al mese per i propri figli una cifra inferiore al costo minimo per i beni essenziali. Il che significa che sono sotto la soglia di povertà".

E conclude in questo modo: "Quindi le politiche per la famiglia sono urgenti perché esiste un oggettivo rischio poverrtà per le famiglie con figli. Occorre quindi subito un fisco a misura di famiglia, come misura prioritaria di contrasto alla povertà e insieme di promozione del sistema Italia".

Chi lo desidera può lasciare sul sito un suo suggerimento, un'opinione, testimonianze e proposte che saranno raccolte e sottoposte al Governo.

Stefano Stimamiglio
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Postato da gennaro il 15/04/2010 19:50

Tutte le statistiche riportano somme mensili che purtroppo non rispecchiano assolutamente la realtà. La maggior parte delle famiglie percepiscono un reddito che non superano € 1200, con questo devono far fronte ad un mutuo trentennale con una rata mensile di circa € 800 e con il resto far fronte alle altre spese della famiglia e se avanza qualche cosa possono anche mangiare. Ma c'è anche chi sta peggio; per esempio uno dei miei figli in cassa integrazione all'IVECO di Foggia con um mensile di € 800 ed una rata mensile del mutuo di € 750 ed un mio contributo per le bollette ed il mangiare. Noi avevamo un futuro ma i nostri figli? e per fortuna che dopo due anni di matrimonio non ha ancora figli.

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