17/05/2012
Le famiglie lucane hanno fiducia in se stesse, sono coese e sanno di essere risorsa insostituibile sia per le singole persone che per la comunità sociale in cui vivono. Contemporaneamente però la complessità e l’incertezza della situazione attuale espongono la famiglia, nella sua normale quotidianità, a sfide e minacce che rischiano di renderla eccessivamente fragile. E' quanto emerge dal Rapporto di ricerca del Cisf-Centro Internazionale Studi Famiglia, ricerca promossa dalla Consulta regionale per la Famiglia, Regione Basilicata e presentata questa settimana. La famiglia lucana si vede messa sotto pressione di molteplici compiti familiari che devono convivere con fattori economici e sociali “stressanti”. Le difficoltà riguardano il lavoro - o l’assenza del lavoro - e le conseguenze in entrambi i casi per la gestione quotidiana della famiglia. Nodi difficili anche il problema della casa, del reddito, della lontananza dei servizi.
«Ciò che chiedono le famiglie lucane, o le coppie in procinto di sposarsi, riguarda soprattutto i servizi di accompagnamento nei loro compiti, in particolare in quelli educativi o che migliorino la qualità della vita in generale e diano la possibilità di avere tempo per la cura delle relazioni», si legge significativamente nella relazione.
Alcuni dati che indicano la solidità della famiglia lucana:
Le convivenze sfiorano appena il 0, 3 %, la Basificata è la regione che conosce la più alta percentuale di famiglie con più di tre figli (18, 3 %).
L’età al momento del matrimonio è salita come nel resto d’Italia a poco più di 33 anni per i maschi e a poco meno di 30 anni per le donne e per il 94,8% delle persone si tratta del primo matrimonio, percentuale molto più alta che non la media nazionale che è del 85, 7%.
Anche i dati riguardante le separazioni distinguono la Basilicata dal resto del paese: si separa 1,2 coppia su mille mentre il dato a livello nazionale è 3, 4 su mille coppie.
Il Rapporto di ricerca può essere richiesto presso la Regione Basilicata.
Harma Keen, Cisf