Un timido tentativo? Forse va preso come tale. Parliamo del piccolo passo in avanti compiuto dall'attuale Governo nei confronti delle famiglie numerose. Secondo Alessandro Soprana, direttore dell’osservatorio politico dell’Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn), si tratta di una «prima carezza data alle famiglie da quando, 365 giorni fa, Mario Monti prestò giuramento di fronte al presidente Napolitano». Una carezza che si concretizza nelle nuove (e più ricche) detrazioni per genitori con figli a carico contenute nella legge di stabilità conclusa all’alba di questa mattina dalla commissione bilancio della Camera. Quella che è stata approvata ieri non è la riforma strutturale di un fisco family-friendly che era auspicata e attesa da tempo. «Ma almeno è il segno di un'attenzione del governo – e della maggioranza parlamentare che lo sostiene – nei confronti di quelle coppie che decidono di mettere al mondo uno o più figli, godendo della loro presenza, ma anche facendosi carico del loro sostentamento e della loro formazione», prosegue Soprana. In altre parole, secondo uno studio dell’osservatorio Anfn, in una famiglia con quattro figli e un reddito lordo di 20 mila euro, l'aumento delle detrazioni si tradurrà in 514 euro in più tasca all’ anno. Una cifra destinata a diminuire con il crescere del reddito. «Anche se difficilmente quantificabile», conclude il direttore dell'osservatorio dell'Anfn, «è certo che l’innalzamento di un punto percentuale dell’Iva eroderà il piccolo benefit. Penalizzando proprio le famiglie numerose che, pur adottando uno stile di vita sobrio, usufruiscono di beni e servizi un po’ più degli altri».
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Alessandra Turchetti