22/10/2012
Dirittura d’arrivo per il VII Congresso nazionale dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose (ANFN), che si svolgerà a Riva del Garda dal 26 al 28 Ottobre prossimi. 130 famiglie delegate sono attese all’appuntamento all'insegna dello slogan "scambiare idee per cambiare il Paese". In concomitanza, il primo Festival della Famiglia, organizzato dalla Provincia di Trento alla presenza, data per certa, del Presidente del Consiglio Mario Monti e del ministro Andrea Riccardi. «C’è veramente molto da fare», spiega Mario Sberna, presidente ANFN. «Saremo a Riva del Garda grazie all'intensa collaborazione tra l'associazione e la Provincia di Trento, che rappresenta da tempo un vero e proprio laboratorio di buone prassi destinato a fare scuola in tutta Italia. A Riva porteremo la nostra gioia ma anche le difficoltà di tante famiglie segnate dalla crisi».
L’Associazione nazionale famiglie numerose è nata nel 2005 e conta ben 15mila famiglie associate con il fine di «promuovere e salvaguardare i diritti delle famiglie numerose, sostenere la partecipazione attiva e responsabile delle famiglie alla vita culturale, sociale, politica alle iniziative di promozione umana e dei servizi alla persona».
Ma quali proposte avanzare in questo momento di crisi? «Siamo veramente in affanno - prosegue Sberna - perché sembra che, a causa delle politiche del governo, la famiglia debba continuare a farsi carico di tutto e non venga tutelata affatto. Pensiamo al blocco delle detrazioni sulla soglia dei tremila euro: è un biglietto di sola andata verso la condizione di povertà. Del resto i dati Istat parlano chiaro: se nel 2005 erano sulla soglia di povertà il 17% delle famiglie numerose, quelle in cui ci sono almeno tre figli, arriviamo oggi ben al 40%. Il peggioramento, cioè, è stato costante negli ultimi anni. E’ sotto gli occhi di tutti il fatto che i vantaggi fiscali siano maggiori per le persone che non contraggono il matrimonio. Noi proponiamo il contrario: aumentiamo almeno le detrazioni fiscali per i figli a carico. La soglia dei tremila euro è ferma dal 1986, non è stata più riesaminata».
La necessità di promuovere politiche familiari che tutelino e sostengano le funzioni della famiglia e dei suoi diritti, come riconoscimento del ruolo sociale, educativo e formativo che questa svolge per la società, è sempre più forte. «Altro punto dolente - continua il presidente dell'ANFN - sono i calcoli delle utenze acqua, luce e gas, che non prevedono, per le tariffe applicate, la divisione per il numero di persone che abitano una casa. Mi spiego meglio: ad oggi, più si consuma più si paga. Se in casa nostra, dove vivono 8 persone, mettessimo 8 contatori, rientreremmo nel cosiddetto “consumo sociale”, con tariffe convenienti. Invece, essendo in tanti, il consumo cresce e ciò comporta una bolletta più cara. La prole è una ricchezza, non deve essere punita!».
Durante il prossimo convegno, i 130 delegati discuteranno su come migliorare alcune attività portate avanti dall’associazione come i gruppi di acquisto solidali per famiglie, le banche del tempo, mercatini dell'usato, lo scambio di case. «Basta col rendere povere le famiglie - conclude Sberna - diffondiamo, invece, la cultura della vita anche attraverso azioni concrete”».
Alessandra Turchetti