27/11/2011
Primo numero verde nazionale dedicato ai disturbi del comportamento alimentare, un vero e proprio counselling telefonico attivo 24 ore su 24 dal lunedì al venerdì per offrire sostegno psicologico ed informazioni su questo delicato fronte. L’iniziativa è partita dalla Usl n. 2 di Perugia ed è gestita dagli operatori del Centro per i disturbi del comportamento alimentare (DCA) di Todi e dal Centro per i disturbi da alimentazione incontrollata (DAI) di Città della Pieve. Il numero da comporre è l’800.180.969, a rispondere sarà un team di psicologi, nutrizionisti, dietisti ed altri operatori, che offriranno attività di ascolto e orientamento, informazioni sulla mappatura delle strutture sanitarie affidabili e certificate nelle diverse regioni italiane, in particolare la rete dei centri DCA.
L’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Gioventù hanno varato il progetto, e per avere tutte le informazioni, è stato istituito il sito ministeriale (clicca qui) www.disturbialimentarionline.it. Il percorso terapeutico dei disturbi del comportamento alimentare può nascere da una corretta informazione sulla malattia e presa di coscienza del problema ed è importante, perciò, offrire strumenti sociali e sanitari adeguati per contrastare il fenomeno. Il percorso di cura appropriato, è necessariamente di tipo interdisciplinare ed integrato. Alla base dell’instaurarsi del problema, generalmente il duplice aspetto delle difficoltà relazionali interne od esterne alla famiglia e l'insoddisfazione nei confronti del proprio aspetto fisico. Il processo patologico comincia col seguire una semplice dieta alimentare che diventa via via sempre più severa, complice il culto dell'immagine caratteristico dei nostri tempi che amplifica il fenomeno: se sono magra sono bella e alla moda. Ben presto inizia la fase della depressione e della fobia per il cibo, che si accompagna ai primi danni all'organismo come la scomparsa del ciclo mestruale. Il continuare a farcela, dal punto di vista psicologico, aumenta la propria autostima e senso di autocontrollo creando un pericoloso circolo vizioso. In realtà, si sta solo trasferendo sul cibo il controllo che si pensa di non avere sulla propria esistenza. Dove c’è un carattere più impulsivo e meno volitivo, anziché l'anoressia può instaurarsi la bulimia, il cibarsi in modo compulsivo ed ossessivo per poi ricorrere al vomito per rimediare.
E' estremamente importante, dunque, cogliere i primi segnali del disturbo e intervenire con i mezzi che si hanno a disposizione, considerando le alterazioni del comportamento alimentare una vera e propria emergenza sociale che affligge in particolare le fasce più giovani della società. Il numero verde 800.180.969 appena istituito può essere d’aiuto anche per i familiari, oltre a raccogliere dati sulla malattia per una sua migliore caratterizzazione, che saranno successivamente condivisi con l'Istituto Superiore della Sanità.
Alessandra Turchetti