Donna e laureata? Niente carriera

Così il gentil sesso è svantaggiato negli ambienti di lavoro. Nonostante gli studi.

16/04/2010
foto THINKSTOCK
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Laurearsi e cercare lavoro? Posticipare la ricerca di un figlio per avviare la propria carriera? Molte donne pur volendo fortemente diventare madri fanno questa scelta senza sapere che una recente ricerca intitolata  XI Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati (Il Mulino) voluta da AlmaLaurea e curata da Eliana Baici e Guido Maggioni, mostra un panorama sconfortante, dove si evince ancora una volta la scarsa realizzazione delle pari opportunità nel nostro Paese. La ricerca ha preso in considerazione i laureati del 2003 intervistati a uno e cinque anni dal conseguimento del titolo

La categoria “vincente” risulta essere quella dei laureati maschi con figli: guadagnano più di tutti (a cinque anni dalla laurea vedono  aumentare lo stipendio del 43%) e ritengono in misura maggiore che il guadagno sia adeguato alla posizione lavorativa ricoperta, anche dei colleghi maschi senza figli”.

Assai più penalizzate le laureate donne che a un anno dalla laurea hanno una tasso di disoccupazione  pari al 14%, praticamente il doppio rispetto a quello rilevato per gli uomini (7%). Inoltre per quanto riguarda il guadagno, cinque anni dopo la laurea, non si rilevano grosse differenze sia che abbiano o non abbiano messo al mondo dei figli. Le laureate madri: (che in maggioranza hanno un solo figlio) sono occupate per il 74% e il 70% ha un lavoro stabile, in prevalenza da dipendente del pubblico impiego (soprattutto nell’insegnamento).

Guadagnano  in media 1.132 euro mensili netti e ritengono più delle colleghe senza figli: “inadeguato il guadagno sia rispetto al titolo di studio conseguito sia rispetto alla posizione lavorativa che ricoprono”. Le donne laureate senza figli, prese in esame dalla ricerca, pur avendo un tasso di occupazione pari all’84% e avendo un lavoro stabile nel 63% dei casi (per la maggior parte a tempo pieno e presso le grandi aziende) guadagnano solo 1.195 euro mensili netti (63 euro in più delle mamme). Sono però soddisfatte del loro lavoro ritenendo il guadagno adeguato al titolo di studio e alla posizione professionale. Figli o non figli le donne, non arrivano a posizioni di responsabilità: a 5 anni dalla laurea non svolgono mansioni di coordinamento di altre persone.

 

 

 

 

Orsola Vetri
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