23/01/2013
Luisa Capitanio Santolini, responsabile Famiglia e Scuola UDC
Affinché ogni essere umano sia riconosciuto come "uno di noi" fin dal concepimento in ogni azione svolta direttamente dall'Unione europea. E' questa la volontà dell’iniziativa dei cittadini europei, che porta lo stesso nome, Uno di noi appunto, promossa dai pro life di 20 paesi.
La proposta che viene fatta, attraverso il quesito che sarà sottoposto all'adesione popolare, è di estendere «la protezione giuridica della dignità, del diritto alla vita e dell'integrità di ogni essere umano fin dal concepimento in tutte le aree di competenza della Ue».
«Questo movimento trova il mio incondizionato appoggio perché iniziativa necessaria soprattutto in un tempo come questo dove si parla solo di economia, liste elettorali, tasse e crisi, questioni importanti ma circoscritte» – afferma Luisa Capitanio Santolini, responsabile Famiglia e Scuola UDC. «La vita, la famiglia e i temi cari ai mondi vitali, così come la scuola, punto di riferimento per la sfida educativa, sono temi oscurati che rischiano di finire in un’agenda di serie B anche nel futuro governo. E’ fondamentale, invece, ora più che mai, una presa di coscienza a favore della vita, affermando che l’embrione è uno di noi e quindi ha tutti i diritti di uno di noi. La famiglia e la vita subiscono continuamente attacchi; per questo è importante un’assunzione di responsabilità verso le future generazioni e il futuro stesso del paese».
Chiara Pelizzoni