12/10/2012
Un francese, un tedesco, un italiano. Tre uomini di
frontiera. Tre perseguitati dal nazifascismo. Tre statisti. Tre
cristiani. A far compiere all'Europa i primi passi verso l'unità sono
Robert Schuman, Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi.
Schuman
nasce in Lussemburgo, studia in Germania, ha la cittadinanza tedesca
fino al termine della Prima guerra mondiale, quando la Lorena - la terra
natale di suo padre - torna alla Francia: e in Francia diventa
deputato e ministro. Egli stesso interpreta come segni
premonitori la sua data di nascita - il 29 giugno 1886, festa di San
Pietro - ed il luogo di nascita - Clausen, nome che deriva dal latino
chiostro - sobborgo della città di Lussemburgo. Nel 1912 comincia
l'attività forense e apre il suo studio d'avvocato nella città di Metz.
Si sforza di vivere con coerenza i valori evangelici nella sua vita
professionale: abbassa, ad esempio, le tariffe per far sì che anche i
meno abbienti possano godere dell'assistenza legale; ciò gli attira
l'antipatia di alcuni colleghi.
Eletto per la prima volta deputato nel
1919, a 33 anni, Robert Schuman verrà sempre riconfermato nell'incarico -
tranne durante il periodo della Seconda guerra mondiale - fino al 1962
quando, troppo malato per ripresentarsi alle elezioni legislative,
deciderà di ritirarsi a Scy-Chazelles, alla periferia di Metz, dove
morirà il 4 settembre 1963.
Schuman sogna la riconciliazione piena tra i popoli europei e la pace
per il Vecchio Continente. Lo fa anche durante gli anni bui dei due
conflitti mondiali, soprattutto del secondo, durante il quale, il 14
settembre 1940, viene catturato dalla Gestapo e destinato al carcere
duro, chiuso in una cella d'isolamento. Robert Schuman riesce a
sopravvivere.
Tendere la mano ai nemici sconfitti, far sì che la
Germania non venga frazionata in tanti piccoli staterelli e umiliata
oltre misura, ma - soprattutto - mettere in comune le basi dell'economia
industriale di allora: è il piano di Schuman ispirato da Jean Monnet
che genera la Ceca, la Comunità economica del carbone e dell'acciaio, primo nucleo dell'Unione europea.
C'è una data storica. E' il 9 maggio 1950.
Robert Schuman è ministro degli Esteri del Governo Bidault. A Parigi è
convocato il Consiglio dei ministri. Schuman vuole presentare il suo
Piano ma sa anche che l'ostilità antitedesca è ancora molto forte in
Francia e dunque teme che il suo piano venga bocciato.
Da
politico lungimirante, decide che prima di proporre il progetto della
"Comunità del carbone e delll'acciaio" al Consiglio dei ministri
francese, ha bisogno di avere il consenso preventivo della Germania,
così affida ad un collaboratore di fiducia una lettera da portare al
Cancelliere Konrad Adenauer. Costui, letta la missiva, chiama
telefonicamente Schuman, durante la seduta del Consiglio dei ministri
francese, e annuncia l'assenso al progetto della Ceca da parte della
Germania Federale.
Da sinistra: Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi e Robert Schuman.
Tra i membri del Governo solo due ministri fidati, René
Mayer e René Pleven, sono messi al corrente da Schuman delle sue
intenzioni. Verso la fine del Consiglio, quando i ministri sono ormai
stanchi e distratti, Schuman legge la dichiarazione che ha
preparato e che illustra il progetto "Comunità del carbone e
dell'acciaio", chiedendo che venga approvata questo nucleo embrionale di
Europa unita.
Il Presidente del Consiglio, Georges Bidault, si rivolge
agli altri ministri sollecitando un loro parere. Come concordato,
prendono subito la parola sia Mayer che Pleven che perorano la causa
della "Comunità del carbone e dell'acciaio", insistendo per la sua
adozione immediata.
Il Presidente Bidault non si oppone ed il progetto
viene approvato.
Mentre al Quai d'Orsay, la "Farnesina" di Parigi, si preparano
sala, tavoli, sedie e microfoni per la conferenza stampa convocata per
rendere di dominio pubblico l'adozione del nuovo progetto, la Germania
Federale annuncia la sua adesione al Consiglio d'Europa. Schuman legge
la sua dichiarazione: «La pace mondiale non potrebbe essere
salvaguardata senza sforzi proporzionali ai pericoli che la minacciano. L'Europa
non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme;
essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una
solidarietà di fatto. La fusione delle produzioni di carbone e di
acciaio cambierà il destino di queste regioni che per lungo tempo si
sono dedicate alla fabbricazione di strumenti bellici di cui più costantemente sono state le vittime».
Non a caso l'Europa festeggia con orgoglio se stessa il 9 maggio. Quel giorno, nel 1950, Alcide De Gasperi viene
informato del progetto dall'ambasciatore italiano a Parigi, Pietro
Quaroni. Ill giorno dopo comunica l'adesione da parte dell'Italia al
progetto della Ceca, aprendo in tal modo la strada alle adesioni
successive di Belgio, Olanda e Lussemburgo.
Con Konrad Adenauer (1876-1967) e con Alcide De Gasperi
(1881-1954), Robert Schuman ha in comune, oltre ad un'intensa, vissuta
fede cristiana, anche la circostanza di essere un uomo provenienti da
regioni di confine, la cui formazione culturale si sviluppa tra Paesi di
lingua e costumi diversi. I tre statisti sono dotati di una sorta di
connaturata propensione al dialogo ed all’incontro. Sono uomini che
vivono con sobrietà e rigore. Sanno ascoltare. Sono loro i padri
dell'Europa.
Alberto Chiara