Addio al pianista della Corrida

Se n'è andato Roberto Pregadio, il musicista che ha accompagnato per anni i "dilettanti allo sbaraglio". Il lungo sodalizio con Corrado e la breve parentesi con Gerry Scotti.

16/11/2010
Il maestro Roberto Pregadio con Jerry Scotti.
Il maestro Roberto Pregadio con Jerry Scotti.

“Nella mia carriera ho suonato seriamente, ho insegnato al Conservatorio, ma con la musica leggera ho girato il mondo”. Tutto vero, ma lo modestia, insieme con la simpatia sono state sempre le qualità di Roberto Pregadio, “quello della Corrida”, dicevano quei pochi che non ricordavano bene il suo nome. “Pianista interno Rai”, come diceva il suo primo contratto, incontrò Corrado Mantoni quando non aveva compiuto ancora 40 anni e fu subito feeling. Li univa l’ironia, il gusto della scoperta, soprattutto il rispetto per quei “debuttanti allo sbaraglio” che era il sottotitolo della trasmissione ideata da Riccardo Mantoni col fratello Corrado e che dava la possibilità a dei non professionisti Doc di ottenere, tra fischi e applausi, quei minuti di celebrità che Andy Warhol diceva spettassero di diritto a ogni persona sulla terra.

    Era il 2 gennaio 1968 quando dai microfoni della Radio andò in onda la prima puntata. Erano le 13,30 di un giovedi ma nessuno si spettava che quell’avventura sarebbe diventata un pezzo di costume del nostro Paese. Invece durò sino al 1977 e poi nel 1986, di sabato sera, avvenne il grande debutto televisivo su Canale 5. Non cambiò nulla salvo che quegli ammiccamenti, quelle pause tanto eloquenti tra Corrado e il suo Maestro divennero gag imperdibili, arricchendo di umorismo e ironia – ma sempre con il rispetto nei confronti del più stravagante dei dilettanti allo sbaraglio. Divennero una coppia irresistibilmente comica, come Stanlio e Ollio, o come Gianni e Pinotto, con la differenza che quei due facevano ridere indossando lo smoking.

    Finché ci fu Corrado nessuno pensò neanche lontanamente di scindere il binomio, ma poi Corrado se ne andò e, dopo qualche tempo la Corrida riprese con al timone Gerry Scotti e Pregadio al piano. Ma qualcosa si ruppe e, inopinatamente, il maestro sparì dalla Corrida, sostituito da Vince Tempera, un valentissimo collega chiamato a una missione impossibile, quella di non far dimenticare la straripante simpatia di Roberto. E la trasmissione ebbe, per la prima volta una flessione nel gradimento popolare.

    Ne parlai con Marina Donato, la moglie di Corrado, soprattutto quando, l’anno scorso fu annunciato il ritorno della trasmissione. “Roberto- mi disse lei - l’ho pregato personalmente, ma mi ha detto che non se la sentiva più”. Intanto a Mediaset circolavano voci, peraltro incontrollabili, di una scarsa empatia tra Gerry e Pregadio. Adesso la Corrida ritorna con al comando Flavio Insinna. Ma il problema del maestro non si porrà più, almeno come confronto. Robero Pregadio se ne è andato nella sua Catania. Aveva 84 anni e ha lasciato in eredità al pubblico il ricordo di quella faccia maliziosamente cordiale, quegli sfottò rigorosamente muti. La sua faccia. E’ un regalo che ci ha fatto la televisione.

Gigi Vesigna
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