Guerriglia, incidenti, feriti. Il Centro di accoglienza temporanea di Lampedusa è stato teatro di scontri durissimi tra immigrati e forze dell'ordine. Il parroco di Lampedusa: "Gli occupanti del centro erano esasperati, erano più di mille. Nei giorni scorsi più volte avevano lanciato appelli per il trasferimento. Noi stessi lo avevamo chiesto. La situazione era insostenibile. E a pagarne il prezzo ancora una volta sono i lampedusani, cui non sono mai mancate solidarietà, accoglienza e pazienza".
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Postato da Franco Salis il 22/09/2011 14:48
Il parroco non ha voluto giustificare nulla,ma semplicemente spiegare. Riporto alcuni versi del cap. XIII dell’Inferno di Dante,con commento , riveduto e corretto, adattato alla bisogna .Dante accompagnato da Virgilio sta per entrare nel girone dei suicidi e ci dà una descrizione orribile di quei luoghi. Dante ci introduce in un ambiente tetro e scolorito. Nella terzina che segue si alternano il “non e il ma” che contrappone elementi vitali ad elementi di natura morta. Infatti, mentre dice "fronda verde", poi si aggiunge "di color fosco", ponendo in antitesi il vitale "verde", al morto "scuro", e continua con questi elementi contrastanti con schietti (lisci)-nodosi(intricati), pomi(frutti)-stecchi (spine velenose). La descrizione, mutatis mutandis,ben si adatta alla descrizione di Lampedusa col suo mare luminoso indice di una popolazione laboriosa,ma resa ombrosa , mortificata dal fenomeno,di cui bisogna però indicare gli artefici responsabili cioè i carnefici e le vittime. 1 Non era ancor di là Nesso arrivato,quando noi ci mettemmo per un bosco che da nessun sentiero era segnato.4 Non fronda verde, ma di color fosco; non rami schietti, ma nodosi e ‘nvolti;non pomi v’erano, ma stecchi con tosco. 7 Non han sì aspri sterpi né si foltiQuelle fiere selvagge che in odio hanno Tra Cecina e Corneto i luoghi colti.10 Quivi le brutte Arpie lor nidi fanno, che cacciar de le Strofade i Troianicon triste annunzio di futuro danno.// Vedete questi immondi animali,le arpie, uccelli predatori ,forse che non somigliano ai leghisti? In effetti se tu vedi un leghista,egli non ti appare subito per quello che è,ma ti appare come aspetto umano, almeno nel viso,ma nel resto ha pennuto il gran ventre ( grande,dice Dante,perché mangiano alle spalle dei migranti),( e ai piedi gli artigli per trattenere la preda (clandestino o legale che sia) e con quegli artigli provocano dolore nelle loro prede internati non negli alberi mai nei centri di identificazione ed espulsione che si lamentano,ma il loro lamento non è sentito// 13 Ali hanno late, e colli e visi umani, piè con artigli, e pennuto il gran ventre:fanno lamenti in su li alberi strani. 16E ‘l buon maestro:”Prima che più entre,sappi che sé nel secondo girone”, mi cominciò a dire, “e sarai mentre 19 che tu verrai ne l’orribil sabbione; però riguarda ben; si vederaicose che torrien fede al mio sermone”. Anche Virgilio si era occupato di questi uccellacci , ma Dante non aveva creduto,perciò lo spinge a provare a strappare un ramo. L’accostamento fra i leghisti in buona fede e Dante certamente è troppo generoso,ma, transeamus. Dante sente i lamenti,ma non sa capacitarsi,le autorità lampedusane e ministeriali sentono i lamenti,ma si tappano le orecchie. 22 Io sentia d’ogni parte trarre guai,e non vedea persona che ‘l facesse, per ch’io tutto smarrito m’arrestai.25 Io credo ch’ei credette ch’io credesse, che tanti voci uscisser tra quei bronchi,da gente che per noi si nascondesse. Ecco quindi che le autorità fingono di non sentire,e si mostrano frastornati,quasi che non sappiano che il male arrecato ai migranti,non possa manifestarsi,ed ecco che i lamenti sono più chiari. Quando Dante “tronca”rametto giovane sente” un primo lamento “perché mi schiante",quando le autorità non danno risposte adeguate e ci riprovano i lamenti sono più strazianti,”perché mi scerpi”? fino al lamento e accusa allo stesso tempo:la tua mano sarebbe dovuta essere più pietosa se fossimo state anime di serpenti,invece noi siamo stati uomini,siamo nati uomini ed voi ci avete ridotto in queste condizioni. 28 Però disse ‘l maestro:”Se tu tronchiQualche fraschetta d’una d’este piante, li pensier ch’hai si faran tutti monchi”. 31 Allor porsi la mano un poco avante,e colsi un ramicel da un gran pruno; e ‘l tronco suo gridò:” perché mi schiante ?” 34 Da che fatto fu poi di sangue brunoRicominciò a dir: “perché mi scerpi? Non hai tu spirto di pietate alcuna ?37 Uomini fummo, e or siam fatti sterpi: ben dovrebb’esser la tua man più pia,se state fossimo anime di serpi”. Le arpie sono le autorità le voci lamentose sono quelle dei migranti che fuggendo da un inferno sono precipitati grazie alle arpie in un inferno peggiore. Sono stati privati di ogni libertà e soprattutto dignità. I legni sono il paesaggio un tempo florido ora ridotto a nauseabondo ambiente in quanto le arpie, le autorità, fanno i loro bisogni lì, rendendo nauseabondo tutto (si intenda le Arpie facevano i loro bisogni fisiologici,le autorità i bisogni di conservazione del potere per il potere,non è meno nauseabondo) . Chi ha il coraggio di affermare che l’accostamento è fuori luogo?forse non sarà esposto in maniera brillante,ma altro che, “ se vi azzecca”.Ciao
Postato da folgore il 21/09/2011 19:52
Don Nastase, ma come fa a giustificare anche in parte una violenza di tal genere? Chi li pagherà i danni della struttura?
Camere sovraffollate. Materassi sporchi e bucati con lenzuola di carta o inesistenti. Bagni maleodoranti. Pulci dappertutto. E gli inevitabili problemi di salute: infezioni, principi di scabbia,...
Marco Ratti